La pubblicità ci pervade: lo dicono i media, lo dice la gente al supermercato, le donne dal parrucchiere, gli operai a lavoro, i politici e i cantanti, la gente dello spettacolo e le casalinghe.
Siamo tutti consapevoli del fatto che la pubblicità è oggi una delle espressioni estetiche più seduttive che conosciamo, una forza ossessiva e costante che domina sulla nostra ragione.
Che sia buona o cattiva non fa differenza, il suo obiettivo è giungere a noi proprio come aveva già intuito Andy Warhol citando: “la vita è pubblicità“.

Ancora più intuitive e influenti sono le pubblicità di moda passate ormai dalla “carta stampata” ai social network.
Pare infatti, secondo alcuni studi, che i brand di lusso stiano investendo meno per la pubblicità tradizionale muovendo il loro sguardo verso la pubblicità online che possiede due caratteristiche di cui beneficiare: è mirata e virale.
In definitiva, sono i clienti stessi, coloro che acquistano, che promuovono il marchio e danno vita a una continua pubblicità mediatica attiva e costante attraverso tag e hashtag.
In questo senso, uno dei social network più utilizzati dai brand di lusso è Instagram, social nel quale le immagini posseggono un loro corso e un loro decorso, vengono condivise e sono transmediatiche: caratteristiche efficienti del web partecipativo 2.0.

Ecco infatti che campagne pubblicitarie come quella di Givenchy FW16, annunciata da Riccardo Tisci sul suo profilo Instagram, possiede un valore mediatico altissimo capace di arrivare a tutti in maniera totalizzante.
Stesso esempio può essere fatto con “WangSquad“, il profilo Instagram creato appositamente per pubblicizzare la campagna SS16 di Alexander Wang o gli hashtag lanciati dagli stessi direttori creativi dei brand.

Seguono due esempi di pubblicità del 2016 che hanno ottenuto un alto valore mediato grazie ai social network:

MARC JACOBS SS16

La campagna “My America” by Marc Jacobs con protagonista la regista transgender Lana Wachowski (ex Larry), è stata condivisa dallo stesso stilista sul proprio account Instagram e su quello del suo marchio, seguiti complessivamente da 4,3 milioni di utenti.
Camicia a quadretti e cardigan blu per la modella d’occasione, una scelta dettata non dalla trasgressione ma dal voler rappresentare quelli che sono “gli eroi di tutti i giorni”.

BALMAIN SS16

La campagna pubblicitaria per la Primavera/Estate 2016 di Balmain vede come protagoniste le tre modelle più famose degli anni ’90: Claudia Schiffer, Cindy Crawford e Naomi Campbell.
Così come Marc Jacobs, anche Olivier Rousteing, direttore creativo di Balmain, ha presentato la nuova campagna pubblicitaria sul suo profilo Instagram seguito da circa 2,2 milioni di persone.
Le immagini sono state accompagnate dall’hashtag #thisisHISTORY proprio per simbolizzare il ritorno alle origini di Balmain, ritorno commentato dallo stilista con queste parole: “Queste tre donne rappresentano la ragione per cui mi sono innamorato del mondo della moda ieri, per cui la amo oggi e per cui la amerò domani”.

Instagram, percepito dagli utenti come un social emozionale, padroneggia il photosharing ed è attraverso il trionfo dell’immagine che la moda può esprimersi imponendosi sempre più come strumento di comunicazione.