Flora Dalle Vacche è una ragazza solare e determinata.
Le sue più grandi passioni sono la moda e l’arte e, di queste, tenta di farne una professione. Al momento si divide tra l’università e quello che oggi è il mestiere più ambito di sempre: la Fashion Blogger. Anche se Flora non ama essere definita così, preferisce dire che ha un blog e che è il suo più grande svago. Ecco cosa ha raccontato in un’intervista esclusiva per Blog di Moda.

Ciao Flora, ti presenti ai nostri lettori?

Ciao a tutti. Io sono Flora, blogger presso florasrunway.it.
Ho aperto il mio blog nell’ottobre del 2013 con l’idea di mettermi in gioco o, comunque, determinata nel poter avere delle soddisfazioni da questa avventura. Non mi sono mai né prefissa, né preclusa nulla. Però ho sempre voluto fare quest’esperienza in maniera matura e professionale e, quindi, mi sono detta: vediamo dove mi porterà questa nuova avventura.

E a proposito di partenze e di arrivi: hai battezzato il tuo blog con un nome dal significato particolare, ce ne parli?

Vedi, tutti noi, anche chi non ci tiene particolarmente al look o non presta particolare attenzione alla moda, la mattina ci svegliamo e scegliamo un abito determinato dai nostri impegni. Io ho utilizzato il termine “runway” accostato al mio nome per presentare la mia “sfilata quotidiana”: dal look molto casual per l’università a quello più particolare per un evento importante. Inoltre se cerchi “runway” sul dizionario, tra i significati compare anche quello di “pista di decollo o di atterraggio” e, quindi, era un po’ questa l’idea: mettermi in gioco e vedere con questo volo quale destinazione raggiungo.

E il tuo volo parte da Venezia.
È la tua città e – quasi – la seconda protagonista del blog: a mano a mano ce la fai conoscere attraverso i tuoi scatti. Quanto conta l’arte nella tua vita?

La Fashion Blogger della città sull’acqua. (ride)
Sì e già come partenza è particolare perché la maggior parte delle Fashion Blogger sono di Milano o, comunque, non di Venezia. Anche se io ho tratto il lato positivo della piccola città perché mi caratterizza in un qualche modo: nel 90% delle mie foto ci sono sfondi veneziani, tra un po’ Venezia diventa la prima protagonista, c’è più acqua che Flora.
L’arte nella mia vita conta molto, del resto fa parte dei miei studi, io mi sono laureata alla triennale di lettere e la mia specialistica è proprio in storia dell’arte, qui a Venezia. Spesso riesco anche a collaborare con le guide turistiche della mia città: mi sono reinventata un po’ personal shopper e, mentre la guida turistica mostra la città d’arte che è Venezia, io faccio una guida un po’ più fashion.

Pensi che anche la moda sia una forma d’arte? Cos’è per te la moda?

Certo che lo è. Per me la moda è un modo di esprimersi.
Come dicevo, ogni mattina noi scegliamo un look, per me è importante quello che indosso perché mi aiuta a farmi sentire bene con me stessa e, di conseguenza, anche a relazionarmi con le altre persone. Non dico che stia tutto nell’abito, ma stando nell’ambiente delle blogger ti direi una cavolata se ti dicessi: ah no, l’apparenza non conta.

C’è tanto anche di soggettivo. Se sono in una situazione particolare, magari anche un evento a cui tengo molto e che mi dà un po’ di stress, e indosso l’abito giusto mi sento più sicura. Il look di una persona può parlare un po’ anche per lei.

Ti vediamo spaziare tra look casual o tremendamente chic. Qual è lo stile che più ti rappresenta?

Esatto. Ne parlavo anche con la fotografa che attualmente mi segue, con la quale per ragioni di tempo in un giorno scattiamo anche più look, un giorno arrivo con jeans e cappellino, il giorno dopo occhialoni da vamp. In realtà sto ancora cercando la mia identità, ma penso sia questa. Dentro di me sento varie Flora: da quella più semplice a quella più sofisticata e a cui piace giocare anche con gli accessori più particolari. Credo dipenda tutto dal mio umore.

Svelaci un segreto: anche tu, come noi, passi le ore a contemplare l’armadio asserendo di non avere nulla da mettere?

Ovvio. Io non ho mai niente da mettere, sono disperata.
Vedo sempre le stesse cose nel mio armadio: è tutto uguale. Poi quando fai le foto fissi veramente quel look e mi sembra di averli indossati ieri quei capi. Però, ecco, poi mi impegno e cerco di reinventare lo stesso capo, di sdrammatizzarlo un po’ per adattarlo ad un look completamente differente. Poi alle volte viene fuori un casino, altre volte invece viene fuori qualcosa che funziona. (ride)

Essere una Fashion Blogger significa anche questo. Oggi è una professione abbastanza ambita e alla quale in molti si avvicinano in modo anche inconsapevole. Cosa significa per te essere una Fashion Blogger Flora?

Intanto ti dico la verità: nonostante il mio blog tratti principalmente di moda a me non piace molto definirmi Fashion Blogger perché ormai sembra una malattia: Fashion Blogger! Quindi io dico sempre: studio e ho un blog. Anche perché questo mi ha permesso di fare esperienze di tipo professionale che vanno al di là del fashion. La Fashion Blogger è una delle nuove professioni. Qualche giorno fa, mentre mi preparavano per delle foto, ho scoperto che esiste il mestiere di “collaudatrice di piastre”. Ecco vedi, la Fashion Blogger non sarà la professione standardizzata come l’avvocato o il medico, ma è una professione. Nulla ha a che vedere con il binomio di ragazza carina ma stupida che indossa dei vestiti e scatta delle foto.

Tu di fatto ti dividi tra l’università e il tuo blog.

Per me il blog è uno svago, un di più e dal mio canto c’è della professionalità: ci sto investendo dei sogni. Se poi può essere vista come un’attività frivola ci sta, anche perché è questo il messaggio che passa. Tante volte mi sento dire: sei sempre bella, sei sempre felice. In realtà no, non è così. Ma siccome deve essere un modo per proporre un prodotto, se devo indossare un abito che in un qualche modo deve ispirare, anche se non è la giornata più bella del mondo mi piazzo un sorriso e faccio la foto. Questo non vuol dire essere una persona superficiale o falsa. Nei periodi in cui ho problemi in famiglia o all’università il blog mi aiuta perché mi distrae.

Come è cambiata la tua vita da quando hai il tuo blog?

La mia vita è cambiata e in meglio.
Io sono sempre stata una persona molto timida e introversa e uno dei motivi per cui ho aperto il blog è stato proprio quello di lanciare una sfida a me stessa. Questa cosa mi ha permesso di prendermi meno sul serio e di superare molti limiti, magari anche il fatto di essere qui a parlare con te piuttosto che conoscere ogni giorno persone diverse. Di passi avanti ne ho fatti: caratterialmente parlando, così come per le diverse amicizie che sono nate anche con le varie Fashion Blogger. Alcune di queste ho avuto modo di conoscerle ad eventi, altre alla Fashion Week e oggi siamo molto legate, ci sentiamo quotidianamente anche se abitiamo in città diverse.

E poi è cambiata anche nelle piccole cose.
Io vado in università e frequento la biblioteca e i classici posti da studenti. Venezia è piccola e la noti una che si veste un po’ diversa insomma. Ogni tanto, mentre sono lì in biblioteca che studio, mi sento osservata, poi qualcuno mi si avvicina e mi chiede: ma tu, sei tu? (ride) E si meravigliano di incontrare una Fashion Blogger in biblioteca piuttosto che alla Coop. Ma io, che tra l’altro vivo da sola, conduco una vita normalissima.

Ti scrivono in tanti per chiederti consigli di stile. Qual è l’errore più comune che facciamo?

Io ho i miei gusti. Ci sono magari abbinamenti che a me proprio non piacciono. Esempio: io odio le ballerine, ma ci sono ragazze a cui stanno benissimo. Non me la sento di dire che qualcuno si veste male, piuttosto che si veste come non piace a me.

Il capo che non può mancare nel guardaroba di una donna?

Borse. Io vivo di borse. Potrei uscire nuda con solo borsa e scarpe. (ride)
Di solito anche quando creo un look parto proprio dagli accessori: cappelli, scarpe, borse. Altra cosa, anche se potrà sembrare banale, il classico abitino da cocktail piuttosto che un blazer nero o un pantalone nero: vai sul sicuro sempre.

Domani sarai ospite di Questagenzianonhanome al Blover, a Jesi, in qualità di testimonial del mondo fashion.

Ho paura. Devo parlare e già questa cosa mi agita. Non so cosa aspettarmi, è la prima volta che parlo davanti ad un pubblico di quello che faccio e ci saranno sicuramente persone che odiano questa professione. Però ecco, quando mi è stato proposto ho subito pensato: woow, che bella opportunità. Poi dopo ho iniziato a sperare di avere un impegno quel giorno perché ho realizzato quello che dovevo fare. (ride)
In realtà mi sono detta che non potevo precludermi un’iniziativa del genere.

Il tuo sogno più grande ad oggi qual è?

Per adesso sono contenta così. Grazie al blog riesco a pagarmi gli studi e a mantenermi da sola e questo per me è importante perché non sono né così grande né così piccola da dover dipendere ancora dai miei genitori. Sono però due cose molto diverse tra loro: con il blog apro la mail la mattina e vedo cosa capita, l’università invece è quanto da tempo sto percorrendo essendomi prefissa un obbiettivo. Vorrei continuare a mantenere entrambe le cose vive, sebbene sono consapevole che è difficile perché resto del parare che per fare una cosa bene bisogna dedicarsi anima e corpo solo a quella. Però mi mancano pochi esami dalla laurea e qualunque cosa accada dopo, il mio sogno è che mi renda indipendente e che io possa fare sempre ciò che amo.

E allora ti faccio un grande in bocca al lupo. Grazie Flora della piacevole chiacchierata.

Grazie a te, è stato un vero piacere.