Google sa che cosa vogliono le donne. O quasi. Lo dimostra il primo Fashion Trend Report Spring 2015 pubblicato dalla società americana, in grado di mettere in luce quelli che sono i trend della stagione in corso grazie a un’analisi delle ricerche effettuate dagli utenti del motore di ricerca. Sono state estratte ben 6 miliardi di queries relative al settore dell’abbigliamento effettuate a partire da gennaio 2012 al febbraio 2015, che hanno mostrato i prodotti più ricercati e quindi più desiderati dai consumatori, ma anche quelli che nel tempo hanno subito un calo nelle ricerche. Una mossa che spinge Google oltre i tradizionali servizi di ricerca, verso la posizione di vero e proprio consulente digitale. Non è un segreto infatti che l’azienda miri al rafforzamento nel segmento e-commerce e moda, al fine di sostenere il core business della pubblicità.

Lisa Green, a capo della divisione fashion e lusso del colosso, ha detto che ha iniziato a collaborare con diversi marchi, tra cui Calvin Klein, per aiutarli a inserire nei loro piani di vendite i dati in real time di Google. “Ci interessa essere potenti consulenti digitali per i nostri brand, non solo un’azienda a cui ci si rivolge per gli acquisti di pubblicità online“, afferma la Green. Queste aziende della moda che in poche settimane disegnano e mettono in vendita un capo possono trovare in Google chi individua per loro un trend da tradurre in abiti e accessori.

Ma quali sono i prodotti più cercati dagli utenti? Nel primo documento Google distingue tra tre categorie: i vestiti a “crescita duratura” come i pantaloni da jogging, le “ossessioni del momento” come le magliette con le emoticon e infine i “prodotti stagionali” come per esempio le tute. Un’altra sezione è dedicata invece ai “prodotti in declino costante, ai “vestiti stagionali in declino” e infine ai “capi fuori moda”.

Fra i capi d’abbigliamento in crescita costante Google indica i pantaloni da jogging, i pantaloni a palazzo, la gonna in tulle e la gonna di media lunghezza. Tra i prodotti stagionali troviamo invece i bikini a vita alta, il tubino e le white jumsuit. In declino costante ci sono gli abiti monospalla ei peplo, i string bikini e l’abbigliamento vintage. In calo stagionale i jeans skinny, le magliette personalizzate e gli abiti corsetto mentre sono considerate meteore l’abbigliamento normcore, i jeans anni ’90 e gli zoo jeans.