La Biblioteca della Moda, in occasione dell’Expo a Milano 2015, ha proposto un’iniziativa che intende raccontare e diffondere il grande patrimonio del fashion Made in Italy. L’amministratore delegato della Biblioteca, Diego Valisi ed il responsabile di comunicazione di “Expo in Città”, Alvise De Sanctis, hanno presentato ufficialmente l’interessante progetto di un infopoint per la moda.

Durante i sei mesi dell’Esposizione Universale, questo infopoint prevede un servizio di accoglienza ed informazioni multilingue che sarà attivo negli spazi milanesi della stessa Biblioteca, oltre 1600 mq, in via Alessandria 8, sette giorni su sette con orario continuato dalle 9:30 alle 19:30. Il servizio multilingue sarà utile a tutti coloro che vorranno approfondire le tematiche più importanti legate al mondo fashion e glamour, beneficiando di un archivio ricchissimo e con accesso gratuito. Già è in funzione dal 1 Maggio e rimarrà aperto fino al 31 Ottobre 2015.

Si potranno consultare più di 50.000 libri che raccontano la storia della moda e del costume dal 1860 ad oggi. Sul sito web www.fashionpointexpomilano.it si potranno ottenere preventivamente tutte le informazioni riguardo il materiale presente.

Diego Valisi ha presentato anche tutte le varie iniziative editoriali delle riviste edite dalla Biblioteca della Moda; ha dichiarato: “Un’iniziativa di grande importanza per Biblioteca della Moda, che al suo interno ospita un archivio unico di storia del costume e della moda dal 1860 fino ad oggi, oltre ai 60.000 titoli presenti, si aggiungerà via via materiale fornito dai protagonisti del settore: cartelle stampa, cataloghi, look book”. Ha sottolineato anche l’importanza per i brand della moda, di avere un teatro fisico dove potersi raccontare e rappresentare in occasione di Expo Milano 2015.

Si ricorda che nell’arco temporale della grande manifestazione lombarda, sono previste due Fashion Week, nel mese di Giugno e di Settembre, con un calendario di eventi organizzati dalle case di moda aperti al pubblico; come ha annunciato l’amministratore delegato della Camera della Moda, Jane Reeve: “Pensiamo di creare appuntamenti open per far scoprire la parte nascosta della moda italiana”.