L’abito corto ritorna, dopo un lungo periodo di assenza, sulle passerelle delle collezioni autunno inverno 2015-16.
Dopo essersi catapultati completamente nello stile androgino ripreso dagli anni ’80, gli stilisti sembrano aver fatto un balzo a ritroso nel passato per arrivare negli anni ’70 e finalmente ritrovare la femminilità e la malizia perse durante le ultime stagioni.
Protagonista indiscusso delle collezioni invernali è il mini dress dal sapore nostalgico.
Cortissimo, romantico e dall’animo bon ton, l’abito super corto, che riprende le lunghezza del baby doll utilizzato nella lingerie, fa capolino nel freddo inverno.
Dunque spazio alle gambe che saranno le vere protagoniste della stagione invernale, celate da calze velate o riparate da lunghi stivali da sfoggiare sotto cortissimi mini dress.

Il mix di fantasie e linee pulite, quasi da scolaretta, rende il mini dress bon ton e romantico come quello di Valentino che gioca con il trend floreale per dare il giusto equilibrio alle linee pulite dell’abitio rendendolo molto più glamour.
JW Anderson punta sul tor sur ton dei tessuti damascati per rivisitare il mini dress nella versione meno rigorosa e più trendy.
Sempre in tema floreale, ma totalmente inaspettato, è il mini dress ideato da Giabattista Valli. Candido e semplice è il vestito corto che grazie alla sua semplice raffinatezza, data anche dalle applicazioni tridimensionali dei fiori, riesce ad essere il capo passepartout per eccellenza.
Mentre molto più fashion sono i mini dress di Dolce&Gabbana che accorciano le lunghezze degli abiti e li adornano con rose rosse che spiccano prepotentemente dalle nuances tenue dei fondi.
Lolita 2.0 quella di Giabattista Valli che mostra perfettamente come il connubio tra le fantasie floreali sui tessuti leggeri e la pelle delle cinghie bondage possano coesistere perfettamente nel suo mini dress, senza peccare di stile.

Ma la vera anima del mini dress risiede proprio negli anni ’70 con le sue fantasie psichedeliche, colorate e vivaci. Ed è proprio da qui che traggono ispirazione gli stilisti per reinventare l’abitino corto in chiave moderna, sotto il segno del funny chic.
Vivetta unisce surrealismo e mood anni ’70 nel mini dress dai colori vivaci, come Giulietta che nella collezione inserisce dettagli ripresi dalle tappezzerie nel mini dress, che ha il sapore seventy.
Topshop invece punta sulle righe nei toni caldi del bordeaux che, a mano a mano, si schiarisce nel più chiaro arancio che viene contrastato dal blu intenso. Da abbinare, magari come Twiggy, a calze colorate o stivali con gambale alto.

I mini dress cortissimi dal sapore bon ton, piacciono proprio per la loro capacità di essere portati con disinvoltura. Capo passepartout della stagione invernale, è capace di essere chic ed allo stesso tempo sbarazzino se abbinato ad accessori più casual come gli stivali flat dal gambale alto o i booties per un mood rock-chic.