“Avete presente quando incrociate un bel ragazzo che vi sorride, e il cuore vi si scioglie come una noce di burro sul pane tostato caldo?? Io mi sento così quando vedo un negozio. Solo che è meglio. Infatti un uomo non ti amerà né ti tratterà mai così bene come un negozio. Se un uomo ti sta stretto non puoi cambiarlo entro 7 giorni con uno splendido golf di cashmere. Un negozio ha sempre un buon profumo. Un negozio può risvegliarti la libidine per cose di cui neanche immaginavi di aver bisogno. E quando le tue mani afferrano quelle buste nuove e scintillanti. Oh si!”

Se si parla di shopping o meglio, di shopping compulsivo, non può non venirvi in mente Becky Bloomwood, la protagonista della saga di Sophie Kinsella “I love shopping”. Se vi è mai capitato di azzuffarvi in un negozio per l’ultimo paio di stivali in saldo, di spendere tutti i soldi nel portafoglio per una borsa che “non potevate non comprare” o di sentire il bisogno di acquistare qualcosa, forse potreste essere affetti da una dipendenza: a rivelarlo questa volta non è uno degli ultimi romanzi, ma l’università svedese di Bergen, in cui una squadra di psicologi ha creato il test Bergen Shopping Addiction Scale, che è stato pubblicato di recente sulla rivista “Frontiers of Psichology”. Alcuni sintomi, secondo Cecilie Schou Andreassen, potrebbero essere arrivare in ritardo ad un appuntamento dopo un giro troppo lungo ai grandi magazzini o sentirsi tristi se non si può comprare qualcosa. Questa vera e propria ossessione viene incrementata dagli shop online e dalle inserzioni pubblicitarie, dall’idea diffusa di essere sempre al passo con la moda e dalla cultura usa e getta. Proprio per questo, se si diffonde una nuova tendenza si cerca subito di seguirla e se la maglietta preferita si buca la si sostituisce piuttosto che rammendarla.

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I soggetti più colpiti, naturalmente, sono le donne e possono essere sia estroverse, poiché affermano la propria individualità attraverso il look, sia ansiose, poiché curano la propria negatività con la carta di credito. Per scoprire se si è vittime di questa patologia, basta rispondere alle sette affermazioni del test con “pienamente d’accordo” o “completamente in disaccordo”.

1. Pensi sempre a fare shopping

2. Comprare equivale a migliorare il tuo umore

3. Fare acquisti ha avuto risvolti negativi sui tuoi impegni quotidiani (ad esempio arrivare tardi a un appuntamento, a lavoro, a scuola)

4. Fare shopping non ti basta mai e senti il bisogno di comprare sempre di più per sentirti soddisfatto

5. Hai provato a smettere di fare acquisti ma non ci riesci

6. Ti senti male se per qualche ragione ti viene impedito di fare shopping

7. Fare così tanto shopping ha compromesso il tuo benessere

Se vi ritrovate in quattro di queste, consultate il medico curante. O forse, meglio avvertire il direttore bancario.