Un artista che ha segnato fortemente la storia della moda degli anni 40 dello scorso secolo. Un maestro per molti che divennero poi disegnatori di moda. Un talento all’avanguardia, in grado di coniugare classicismo ottocentesco e continuo rinnovo del suo stile. Un personaggio che è stato in grado di mettere in difficoltà i più grandi couturiers della sua epoca come Chanel. Questo è stato Christian Dior per me, colui che ha trasformato la donna nell’essere più femminile e sublime che ci sia.

Era il 12 febbraio 1947 quando sfilò la sua prima collezione ‘Corolle‘. Le linee romantiche con corsetti, fianchi imbottiti e gonne longuette al polpaccio proponevano una nuova silhouette femminile che dominerà fino a metà degli anni Cinquanta. Fu questo lo stile che passò alla storia come ‘New look‘, appellativo attribuitogli dalla rivista Harper’s Bazaar.

Una ventata d’aria fresca dopo i tempi bui della guerra e un barlume di speranza per una popolazione in ginocchio. Un lusso sfrenato che non ci si sarebbe potuti concedere appena usciti da un conflitto, eppure Dior rischiò: i suoi abiti sfarzosi e ricchi di tessuto non erano altro che l’espressione di una società sognante. Il ritorno al benessere ottocentesco era ciò che più di ogni altra cosa al mondo si desiderava e lui lo rese possibile.

Il dittatore di moda, in molti lo chiamarono. Proprio così, il continuo rinnovo del suo stile con l’ideazione di sempre nuove linee, lo rendeva un Dio agli occhi delle donne che, in massa, si spintonavano per accaparrarsi le sue creazioni.

La maison Dior oggi è viva come allora, come prima di quel maledetto 24 ottobre 1957 che vide morire uno degli artisti di moda più importanti al mondo. Il suo talento, però, è difficile da dimenticare e proprio in occasione della giornata di domani nella quale avrebbe compiuto 110 anni, noi di Blog di Moda abbiamo deciso di esprimergli tutta la nostra stima personale.

Christian Dior per noi è

Francesca Viviana Pagano:

L’emblema della lungimiranza. Ritengo che il segreto dell’eleganza inconfondibile di Christian Dior, stia nell’aver dato forma ad uno spirito ribelle e controcorrente che rende le sue creazioni senza tempo. Emerge lo sfarzo, ma dall’abbondanza dei tessuti e dal loro essere preziosi, rispettando a pieno, quindi, la vera natura della donna che, oggi come allora, ama essere al centro dell’attenzione ma imputando chiunque la guardi. Ecco, mi sento capita dalle creazioni di Dior, che per la prima volta, inoltre, mostrano outfit completi: gli accessori non devono mai mancare per me.

Roxana Ionita:

Dior è sinonimo di femminilità a 360 gradi, un brand che ogni donna può vestire, per sentire la propria essenza nei tessuti e nei dettagli dell’abito che indossa. La donna Dior è delicata nei modi, ma forte nell’animo, semplice ma allo stesso tempo ricercata, direi unica. Una donna indipendente, grazie alle linee ferme e decise, che assume però mille sfumature diverse a cavallo tra lo sfarzo e la semplicità, sempre molto ricercata e ben definita.

Mariangela Giuffrida:

110 anni di eleganza e modernità allo stesso tempo per l’icona della moda francese. Quando penso a Dior, penso alle sue meravigliose fragranze, ai suoi abiti da sera candidi e alle silhouette perfettamente disegnate sui corpi delle donne, ai guanti e ai cappelli trés chic indimenticabili.

Marica Bartoli:

I miei auguri ad un uomo che ha saputo come valorizzare una Donna. I capi Dior sono un connubio di linee geometriche e sinuose che rendono la donna chic e sexy! Il fiocco, il cappello e i guanti in velluto donano un tocco bohémienne, un tocco che solo Dior sa dare.

Viviana Guglielmino:

Dior è per me classe ed eleganza senza tempo. Il suo stile è unico e si riconosce a colpo d’occhio. Con le sue creazioni, Christian Dior ha saputo valorizzare la figura femminile, andando sul semplice ma non banale. Anche ai giorni nostri, le collezioni di Dior fanno sognare ad occhi aperti e non hanno mai perso quell’allure che lo contraddistingue da 110 anni. Anche i servizi fotografici sono fenomenali, di cui la maggior parte sono ambientati a Versailles, perché riescono a creare un connubio tra antico e moderno, grandiosità e semplicità.

Non ci sono altre parole per descrivere la magnificenza di quest’uomo, ora sta a voi dire la vostra.