La strada per il successo non è mai facile. L’umiltà e la fatica sono le uniche prerogative per costruire qualcosa di valore che venga apprezzato anche nel tempo. Lo sa bene Elena Casati che ha recentemente presentato a Londra la sua collezione di borse interamente fatte a mano per la stagione autunno/inverno 2015. Fondato appena un anno fa, l’omonimo marchio della designer è giunto alla realizzazione della seconda linea di accessori per donna.

Degna della nostra ammirazione per il suo tentativo di valorizzare il “Made in Italy” e l’artigianato della tradizione legata al nostro Paese, Elena Casati ha deciso di raccontare ai lettori di Blog di Moda la sua esperienza come creatrice di moda emergente.

Ciao Elena. Sappiamo che hai appena lanciato una tua linea di borse, ci racconti com’è nato il tuo progetto?

Ciao a tutti. Recentemente ho lanciato la mia seconda linea di borse Made in Italy al Pure London, presso l’Olympia Exhibition Centre in centro a Londra, dove ho presentato l’Autunno-inverno 2015-16.
Il progetto di questa collezione è nato ancora prima di presentare la linea precedente (PE2015): mi trovavo a fare ricerca per la collezione primavera-estate 2015 e, tra tanti bellissimi tessuti italiani, ne ho trovato un gruppo molto particolare che mi ha colpito sia per i colori che per le fantasie. Così ho cominciato ad abbinarci passamanerie e dettagli, e in poco tempo avevo già pronti i progetti di due linee contemporaneamente. Mi sono divertita inoltre ad aggiungere due nuovi modelli, ma non voglio svelare molto, invito i vostri lettori a seguirmi sui miei social per scoprire in tempo reale tutte le novità, e ce ne saranno molte.

Com’è nata la tua passione per la moda?

Devo dire GRAZIE alla mia cara nonna materna ANGELA, che spero da lassù possa essere orgogliosa di me. Sin da piccola i miei giochi preferiti erano bottoni, tessuti e guardare lei che cuciva; man mano che crescevo mi ha insegnato nuove cose: lavorare a maglia, cucire vestiti per le bambole, accostare i colori, insomma, tutto quello che sapeva, con pazienza, lo trasmetteva a me. Sono molto orgogliosa di aver avuto una nonna che mi ha insegnato con semplicità ad amare il mondo della moda, impartendomi cose che a scuola o sul lavoro non impari, il tutto con l’affetto e l’amore che prova per me.

Con chi hai collaborato prima di avviare la tua attività?

Ho collaborato con vari brand all’interno dell’ufficio stile – ad esempio quello di Fix Design, dove ero responsabile del settore accessorio – svolgendo non solo le mansioni del ruolo che mi assegnavano, ma anche in altri settori. Tutto questo mi è tornato utile per quello che faccio oggi: sono sempre dell’idea che bisogna trarre il meglio da tutte le esperienze, positive o negative che siano, per poter andare avanti con coraggio e sulla strada giusta che, come in tutti i lavori, non è detto sia sempre in discesa, ma porta sicuramente a grandi soddisfazioni se si affronta tutto al meglio delle proprie capacità.

Come vengono realizzati i tuoi accessori?

Tutti i miei accessori sono realizzati a mano da un bravissimo artigiano italiano e dal suo team in un laboratorio dove non si esegue solo il progetto, ma dove mi faccio consigliare con piacere da persone con una grande esperienza che lavorano con quella precisione, intuizione e passione tutta italiana.

La moda etica è una problematica molto importante in questi ultimi anni. In che modo ti impegni a sposare questa questione?

Per il momento ho siglato l’autocertificazione al “Fur Free Retailer Program” in collaborazione con “LAV” (Lega Anti-vivisezione): si tratta di un’iniziativa internazionale nata allo scopo di promuovere politiche di commercio che rispettino i diritti degli animali, innanzitutto con l’eliminazione di articoli che contengono pellicce di origine animale. Nel mio caso, non sono mai stati presenti questo tipo di accessori e mi impegno a non utilizzarli mai. Ci sono vari step da intraprendere per diventare 100% un marchio “Animal Free”, io sono al primo passo, ma ci saranno a breve novità in merito.

La tua linea parte con una proposta di borse. Hai alcuni progetti per il futuro?

Per il momento mi occupo di borse per il mondo femminile, ma non nascondo che mi piacerebbe creare una linea anche per l’uomo.

Cosa vuoi dire a tutte quelle persone che, come te, sognano di diventare dei creatori di moda?

Dico che la strada non è per niente semplice, soprattutto di questi tempi e per chi si autofinanzia come me, ma dico anche ad alta voce di credere sempre in se stessi, di proporre un buon prodotto, di lavorare sodo e di essere sempre umili; penso che l’umiltà sia la base per essere dei bravi imprenditori, a lungo andare l’arroganza e la supponenza non pagano, figuriamoci se in più si pecca in qualità dei propri prodotti.

Grazie Elena, è stato un piacere chiacchierare con te e in bocca al lupo per la tua nuova attività.

Grazie a voi per tutto e lunga vita al lupo.