Si può conciliare la passione per la moda con il rispetto della sostenibilità? PANGAIA, brand casual-sportivo nato cinque anni fa, ci sta riuscendo in maniera eccellente. Si tratta di un collettivo formato da scienziati, tecnologi, designer e ingegneri, con base negli Stati Uniti, che adotta una filosofia e un modo di concepire lo stile che sono un tutt’uno con il rispetto per il pianeta.
Inoltre, ogni capo, che sia una tuta, una felpa o un piumino, è pensato con l’obiettivo di lavarlo poche volte, proprio per questo motivo viene sottoposto a un trattamento con olio essenziale di menta. Dal momento che la sostenibilità è diventata un tema caro alle nuove generazioni, influencer e star di tutto il mondo non perdono occasione per farsi immortalare sui social con indosso capi firmati PANGAIA, come le tute Botanical, tanto care a Fedez, Chiara Ferragni e Pharrel Williams. A creare il marchio è stata Miroslava Duma, imprenditrice russa e icona fashion, che ha fondato nel 2017 Future Tech Lab, una piattaforma creativa che combina una società di investimento e un laboratorio sperimentale, specializzata nello sviluppo di tessuti intelligenti.
Il marchio premium PANGAIA è grato al pianeta e vuole ridurre i rischi legati al suo sfruttamento. Insomma, il team di questo brand innovativo aspira a un futuro positivo per la Terra. Ogni prodotto nasce dalla scienza e dallo scopo, ognuno dei quali risolve un problema ambientale del settore. “Esistiamo all’intersezione tra scienza, scopo e design. Siamo qui per restituire più di quanto prendiamo”, sottolineano spesso i fondatori del brand. PANGAIA rilascia un numero limitato di collezioni annuali, prodotti tra l’Italia e il Portogallo. Si tratta di capi legati a progetti particolari. La raccolta fondi a favore dei medici senza frontiere, ad esempio, o la tutela delle api, portata avanti dalla creazione del fondo “Bee the change” e dalla capsule realizzata in collaborazione con Takashi Murakami (2020).
Tra le innovazioni proposte da Pangaia, FRUT Fiber™ e PLNT Fiber™, sono fibre che nascono come alternativa al cotone, che richiede delle grandi quantità di acqua per essere coltivato. PANGAIA punta quindi a ricavare cellulosa da piante che non hanno bisogno di un’agricoltura intensiva e prodotti chimici per crescere. E poi la C-Fiber™, ottenuta combinando la polpa di eucalipto con alghe naturali. L’innovazione più stupefacente riguarda il piumino FLWRDWN, lanciato nel 2019, e costituito da un involucro di nylon e poliestere riciclato il cui interno è imbottito nientemeno che da un mix di fiori selvatici. Questi ultimi sono coltivati in zone dove si pratica l’agricoltura rigenerativa, ovvero, dove si è ricreato l’habitat ideale per alcune specie protette di farfalle.
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