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Affittare abiti da sogno, ora è possibile

Quante volte a noi donne ci si è presentata la seguente situazione? Partecipare a una cena, evento importante, dove vigila il dress code e si vuole sfoggiare un abito che faccia restare tutti i partecipanti a bocca aperta ma proprio quello costa troppo e non vale la pena spendere tutti quei soldi per indossarlo pochissime volte l’anno? Ormai da un po’ di tempo non è più un problema, perché sono nati servizi per gli abiti di alta moda che permettono il noleggio del vestito dei propri sogni.

Principalmente, si sono sviluppati negli Stati Uniti e in Europa. Il primo servizio che ha permesso di noleggiare abiti negli Stati Uniti è stato Rent the Runway, che esiste dal 2009 ed è una catena di negozi con vestiti da cerimonia e accessori molto eleganti. A New York è molto conosciuto, anche in quanto attivo solo nella grande mela. VillageLuxe, al quale ci si può accedere solo su invito, anche se il suo catalogo ha già più di 5.000 oggetti che possono essere noleggiati per una settimana a una cifra superiore ai 200 dollari.

Invece, per quanto riguarda l’Europa, questi sono presente ad esempio ad Amsterdam dove ci sono Rewear, che funziona proprio come VillageLuxe, e Lena Fashion Library, il quale acquista abiti usati per poi affittarli tramite una forma di abbonamento mensile.

In Italia invece questi servizi sono nati da poco: il primo sorge proprio nella capitale italiana della moda, ovvero Milano. My secret dressing room, dove si trovano circa 1100 capi e accessori che possono essere unicamente noleggiati nella stessa città. Ma esistono anche Drexcode, che è un negozio online che permette anche il noleggio, e Front Row Tribe, nel quale si possono prendere in prestito i capi una sola volta oppure semplicemente iscriversi a un abbonamento mensile.

Marta Bandini

Sono nata a Roma nel 1987 e da sempre ho una passione per la creatività, espressa liberamente nell'arte e nella moda. Dopo essermi diplomata ad un Istituto d'Arte, con specializzazione in Grafica Pubblicitaria, ho proseguito gli studi universitari intraprendendo il percorso di Storia dell'Arte Contemporanea, concluso nel 2010 con la tesi di Laurea sulla disputa sull'originalità o meno delle “Vere False Teste di Modigliani” e con esso l'affronto da parte dei giovani ai più grandi storici dell'arte dei miei tempi. Cosa rende “artista”, “famoso” o “unico” un quadro, un'opera d'arte, una canzone o un abito? Non esiste nessun riconoscimento se i primi a crederci non siamo noi stessi. E su questa riflessione che iniziò nel 2012 il progetto www.blogdimoda.com. Nato per dare voce a giovani artisti emergenti, piccoli brand che cercano di farsi strada nel difficile mondo della moda, negozianti che cercando di far conoscere i propri prodotti nel network del web.

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