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Come riciclare e indossare un abito elegante

Tutte abbiamo un abito super elegante acquistato per una serata importante o per festeggiare Natale e Capodanno. Un abito indossato una sola volta e riposto nel fondo dell’armadio in attesa di una nuova occasione altrettanto importante. I vestiti in realtà sono molto più versatili di quello che si potrebbe pensare e possono cambiare completamente aspetto con l’aiuto degli accessori giusti e un tocco di creatività. Così quell’abito acquistato per Natale o per Capodanno, destinato a non essere mai più indossato e a rimanere nei meandri dell’armadio, può diventare il pezzo base per creare tanti nuovi look, sia casual, da indossare di giorno, sia più eleganti, per la sera.

Un abito lungo in pizzo può costituire un perfetto look primaverile. Basta infatti un giacchetto di jeans, un paio di ankle boots preferibilmente marroni o beige. Il pezzo forte? Gli orecchini, che danno un tocco in più al look, rendendolo davvero unico.

Con un abito così, apparentemente elegante e dal colore molto acceso, è possibile creare un look molto ricercato, utilizzabile sia di giorno, che per le serate con le amiche. Basta infatti indossarlo con un chiodo, un paio di anfibi e un cappello lungo per renderlo casual. Per un tocco chic sostituire il cappello lungo con uno a falda larga, molto più femminile, nonché trend di questa stagione. È possibile giocare con gli accessori (collane, anelli e occhiali) per personalizzare il look a proprio piacimento.

Ecco lo stesso abito riproposto invece in una versione più elegante, adatto a una serata non troppo impegnativa. Basta infatti optare per un cappotto oversize, un tronchetto nero e una borsetta a tracolla per ottenere un look più ricercato.

Un abito nero lungo può invece essere indossato con un pellicciotto eco di colore blu, per osare e smorzare il look, un cappello a falda stretta e un paio di ankle boots basse.

Marta Bandini

Sono nata a Roma nel 1987 e da sempre ho una passione per la creatività, espressa liberamente nell'arte e nella moda. Dopo essermi diplomata ad un Istituto d'Arte, con specializzazione in Grafica Pubblicitaria, ho proseguito gli studi universitari intraprendendo il percorso di Storia dell'Arte Contemporanea, concluso nel 2010 con la tesi di Laurea sulla disputa sull'originalità o meno delle “Vere False Teste di Modigliani” e con esso l'affronto da parte dei giovani ai più grandi storici dell'arte dei miei tempi. Cosa rende “artista”, “famoso” o “unico” un quadro, un'opera d'arte, una canzone o un abito? Non esiste nessun riconoscimento se i primi a crederci non siamo noi stessi. E su questa riflessione che iniziò nel 2012 il progetto www.blogdimoda.com. Nato per dare voce a giovani artisti emergenti, piccoli brand che cercano di farsi strada nel difficile mondo della moda, negozianti che cercando di far conoscere i propri prodotti nel network del web.

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