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Donne al volante, cosa non indossare (FOTO)

Donne al volante pericolo costante? Sarà, ma quando si tratta delle fashion maniac alla guida l’unico pericolo è quello di farsi beccare vestite male, con capelli arruffati e senza trucco.
Perché anche quando si esce per fare un capatina al supermercato o per andare a prendere i figli/fratelli/cugini a scuola, all’allenamento di calcio o alla lezione di danza, è impensabile mettersi alla guida senza curarsi minimamente del proprio aspetto. Per questo -anche se dovete percorrere tratti brevi in cui forse non dovrete neanche scendere dall’auto- è giusto porsi il seguente quesito: “non si sa mai chi potrei incontrare”.

Non si sa mai che per strada, mentre siete ferme al semaforo, incontriate una vostra vecchia amica d’infanzia o, peggio, un ex fidanzato che vi saluta e vi chiede di accostare per fare due chiacchiere. Potete farvi trovare in condizioni disastrate? Certo che no. Oppure non si sa mai che, nella strada verso casa, trovate un posto di blocco e venite fermate dai carabinieri. Vi multerebbero per disagio alla guida.
Insomma, per qualsiasi evenienza è meglio apparire sempre impeccabili.

Non occorre un dress code particolare, non si tratta di un grande evento mondano o della settimana della moda, ma anche al volante bisogna mantenere un certo contegno in fatto di stile, onde evitare una multa per “cattivo gusto”. Ecco dunque, secondo la redazione di Blog di Moda, cosa non si dovrebbe assolutamente indossare alla guida.

Infradito e ciabatte

L’estate è finita ed è giunto il momento di posare gli abiti e gli accessori estivi negli scatoloni, senza dimenticare di metter via anche le infradito. Saranno pur comode, ma è davvero assurdo pensare di uscire -anche se si devono percorrere 500 mt- con infradito o ciabatte. Indossare questo paio di scarpe alla guida dovrebbe proprio essere illegale.

Colori fosforescenti

L’unico capo dai colori fosforescenti accettabile alla guida è il giubbotto catarifrangente, ma solo se la vostra auto è andata in panne.

Tuta

Sì, lo so. La tuta è comoda e pratica, ma anche antiestetica e discutibile. Sembra perfetta per fare un salto veloce al supermercato o per andare a prendere o accompagnare qualcuno. Ma ricordatevi sempre del “non si sa mai”.

Tacchi

Dalle infradito ai tacchi il passaggio è breve. Quante di voi hanno la gran capacità di guidare con i tacchi? Beh, se ci riuscite complimenti, non deve esser facile. Il tacco può impigliarsi sul tappetino della vostra auto o addirittura incastrarsi. Con una scarpa alta si perde la sensibilità tra il piede e il pedale e spesso si tende ad accelerare pur non volendolo. E che dire del momento rifornimento? Fare benzina con i tacchi può essere una vera impresa, potete rischiare di perdere l’equilibrio e scivolare o, peggio ancora, potrebbe cadervi una goccia di benzina sul nuovo paio di tacco 12.

Capelli scompigliati

Che sia uno chignon degno da casalinga disperata, una coda poco curata o sciolti e scompigliati, almeno ai capelli prestate una certa attenzione, è la prima cosa che il passeggero dell’auto accanto alla vostra al semaforo o il pedone che passeggia sul marciapiede noterà.

Gioielli esageratamente luccicanti

A certe ore del giorno il sole si trova in una posizione che vi riflette fastidiosamente contro rendendo difficile la guida. Se a questo aggiungete anche dei gioielli fin troppo luccicanti è proprio la fine. Attirerete gli sguardi dei passanti, degli altri conducenti e, perché no, dei carabinieri pronti ad alzare la loro paletta.

Marta Bandini

Sono nata a Roma nel 1987 e da sempre ho una passione per la creatività, espressa liberamente nell'arte e nella moda. Dopo essermi diplomata ad un Istituto d'Arte, con specializzazione in Grafica Pubblicitaria, ho proseguito gli studi universitari intraprendendo il percorso di Storia dell'Arte Contemporanea, concluso nel 2010 con la tesi di Laurea sulla disputa sull'originalità o meno delle “Vere False Teste di Modigliani” e con esso l'affronto da parte dei giovani ai più grandi storici dell'arte dei miei tempi. Cosa rende “artista”, “famoso” o “unico” un quadro, un'opera d'arte, una canzone o un abito? Non esiste nessun riconoscimento se i primi a crederci non siamo noi stessi. E su questa riflessione che iniziò nel 2012 il progetto www.blogdimoda.com. Nato per dare voce a giovani artisti emergenti, piccoli brand che cercano di farsi strada nel difficile mondo della moda, negozianti che cercando di far conoscere i propri prodotti nel network del web.

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