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La maglia più nera del nero (FOTO)

Che ormai vestirsi total black sia una vera e propria mania lo si sa, ma ora a soddisfare le gioie di ogni amante del nero è arrivata la nuova maglia più nera del nero, che riflette la luce il 50% in meno rispetto al normale.

La t-shirt è stata realizzata da due designer tedeschi, Gabriel Platt e Phoebe Heessche, che hanno collaborato con uno studio di ricerca svizzero. La differenza tra il nero e la nuova tonalità non è percepibile subito ad occhio nudo, ma accostando i due tessuti la diversità è lampante. La scoperta di questa tonalità si deve ad un serpente ed è proprio in suo onore che il nuovo colore è stato chiamato Viperblack . Nell’Africa sub sahariana si nasconde il rettile più dark al mondo, la vipera del Gabon, che per sfuggire ai predatori si mimetizza con il suolo grazie alle sue squame che riflettono pochissima luce.

Se si pensa che il progetto sia già abbastanza gotico, ci si sbaglia. I due stilisti hanno rivelato di essere stati ispirati dalla “raggiante” Mercoledì Addams, che è solita dire “Smetterò di indossare il nero solo quando non troveranno un colore ancora più scuro”. Ed eccola accontentata, ora non ci sono più scuse e la regia dovrà munirsi di una nuovo costume Viperblack.

Regola d’oro di ogni donna è sicuramente che vestirsi di nero faccia apparire più magre, chissà se la nuova tonalità aiuterà ad avere una silhouette impeccabile. È giunto quindi il momento di cambiare dettame : Il Viperblack snellisce. Già la NASA aveva realizzato inoltre un tessuto ancora più scuro in grado di assorbire il 99% della luce, così scuro che si perdono contorni e forma e si percepisce solo l’abisso.
Altro che leggins push-up, si dovrebbe cucire un vestitino con il materiale spaziale, che però non è stato messo in commercio. Ci si dovrà quindi “accontentare” della t-shirt più nera al mondo acquistabile sul sito ufficiale dei due stilisti al costo di 98 euro.

Marta Bandini

Sono nata a Roma nel 1987 e da sempre ho una passione per la creatività, espressa liberamente nell'arte e nella moda. Dopo essermi diplomata ad un Istituto d'Arte, con specializzazione in Grafica Pubblicitaria, ho proseguito gli studi universitari intraprendendo il percorso di Storia dell'Arte Contemporanea, concluso nel 2010 con la tesi di Laurea sulla disputa sull'originalità o meno delle “Vere False Teste di Modigliani” e con esso l'affronto da parte dei giovani ai più grandi storici dell'arte dei miei tempi. Cosa rende “artista”, “famoso” o “unico” un quadro, un'opera d'arte, una canzone o un abito? Non esiste nessun riconoscimento se i primi a crederci non siamo noi stessi. E su questa riflessione che iniziò nel 2012 il progetto www.blogdimoda.com. Nato per dare voce a giovani artisti emergenti, piccoli brand che cercano di farsi strada nel difficile mondo della moda, negozianti che cercando di far conoscere i propri prodotti nel network del web.

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