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Pitti Uomo 2015, il resoconto dell’88esima edizione (FOTO)

Si spengono i riflettori sull’88esima edizione di Pitti Uomo 2015 che ha chiuso in bellezza con la sfilata dell’irriverente Re Centauro di Moschino disegnato da Jeremy Scott a Palazzo Corsini, Firenze.

Un’edizione ricca di sorprese, affluenza di buyer dell’8% in più rispetto agli anni precedenti e record di presenze. Durante l’innaugurazione dell’evento Pitti il ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi, ha dimostrato il grande sostegno del Governo riguardo la manifattura made in Italy e non solo, anche il vice ministro Carlo Calenda ne ha riconfermato il sostegno.
Firenze si è tinta di denim e tutto ciò che lo concerne, nella prossima estate 2016 le vetrine del mondo intero mostreranno capi jeansati, casual, informali e soprattutto abiti dove l’unisex si fonde con il classico. Il tema guida di questa edizione era Pitti Color, infatti numerosi stilisti hanno lanciato nella città fiorentina un universo di capi e colori come le sfumature dei blue jeans spruzzate sul blazer destrutturato di Brunello Cucinelli e Domenico Tagliente, la camiceria da Seventy a Bagutta, la maglieria di Cruciani e gli accessori dalle sneakers di Geox ai borsoni di Testoni, alle cravatte e papillon. Massimo Rebecchi ha sbalordito tutti con la sua collezione ss16, stampe regimental nel rovescio dei capi, richiami classici pizzicati da elementi contemporanei con il fine di creare nuove prospettive. Rifle e Re-Hash presentano nuovi denim, rispettivamente uno modifica i blue jeans con trattamenti all’avanguardia, lavaggio in acqua salata, creando il nuovo Salt-denim e l’altro lancia l’Abruzzo Expo, il jeans organico lavato con ozono per salvaguardare l’uso intelligente dell’acqua. Il brand Harmont&Blaine per pubblicizzare il suo funny denim, jeans rifiniti con tessuto camicia su tasche e cintura, ha voluto 30 bassotti. Altri marchi importanti di jeanseria tra cui Roy Roger’s hanno presentato i jeans a tiratura limitata trattati con regole eco-sostenibili e hanno la caratteristica di avere i calzini colorati nella tasca posteriore al posto della classica pochette.

Si sono presentati 1156 marchi tra cui l’ospite d’onore per il menswear, Moschino che ha portato con se dall’America la sua amata testimonial, Katy Perry. Di grande rilievo è stata la performance di Thomas Tait Womenswear Guest Designer di Pitti, con i suoi sette pezzi unici presentati nella Limonaia di Zanobi del Rosso, nel Giardino di Boboli, per non parlare delle sfilate dei Pitti Italics e della novità scoppiettante che riguarda Arthur Arbesser, pochi giorni fa è diventato il nuovo direttore creativo di Iceberg Donna. Sbancano i quattro designer africani, Constellation Africa, e soddisfazioni per la sezione Open, che ha voluto superare la distinzione di genere maschile e femminile con proposte unisex.

Oggi la moda uomo continua a Milano con la Milan Fashion Week Menswear.

Una selezione dei migliori street styler all’88esima edizione Pitti Uomo

credit photo: tumblr
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Marta Bandini

Sono nata a Roma nel 1987 e da sempre ho una passione per la creatività, espressa liberamente nell'arte e nella moda. Dopo essermi diplomata ad un Istituto d'Arte, con specializzazione in Grafica Pubblicitaria, ho proseguito gli studi universitari intraprendendo il percorso di Storia dell'Arte Contemporanea, concluso nel 2010 con la tesi di Laurea sulla disputa sull'originalità o meno delle “Vere False Teste di Modigliani” e con esso l'affronto da parte dei giovani ai più grandi storici dell'arte dei miei tempi. Cosa rende “artista”, “famoso” o “unico” un quadro, un'opera d'arte, una canzone o un abito? Non esiste nessun riconoscimento se i primi a crederci non siamo noi stessi. E su questa riflessione che iniziò nel 2012 il progetto www.blogdimoda.com. Nato per dare voce a giovani artisti emergenti, piccoli brand che cercano di farsi strada nel difficile mondo della moda, negozianti che cercando di far conoscere i propri prodotti nel network del web.

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