I 5 problemi di chi indossa i pantaloni a vita alta

In pieno mood 90s i pantaloni a vita alta sono tornati ad essere i protagonisti indiscussi di questa tendenza, abbinati spesso a crop top o a delle maglie bodysuit. Oltre ad essere il must have della stagione, questo tipo di pantalone va incontro ad ogni desiderio delle donne in quanto snellisce la silhouette e nasconde i rotolini di troppo e le maniglie dell’amore. Tuttavia, però, non è un pantalone adatto a tutte.

Le amanti dei pantaloni o dei jeans a vita alta, che hanno fatto di questo modello il loro pane quotidiano, devono spesso fare i conti con diversi disagi. Ecco dunque i cinque problemi che solo chi indossa i pantaloni a vita alta può capire.

Stato di apnea

Chi bella (e trendy) vuole apparire le pene deve soffrire. Essendo stretti alla vita, questi pantaloni recano alcune difficoltà nella respirazione portando ad uno stato di scomoda apnea chi li indossa.

Difficoltà nel sedersi 2>

Sempre per il motivo sopracitato, i pantaloni a vita alta aiutano a slanciare la silhouette ma fasciano fianchi e bacino rendendo difficili anche i movimenti più semplici, come quello del sedersi.

Segni sul corpo

Con o senza cintura abbinata questi pantaloni lasciano dei fastidiosi e odiosi segni sulla pelle. Tutta colpa della fibbia della cintura o dei bottini.

Effetto Kardashian

Vitino da vespa ma curve generose. Nonostante i pantaloni a vita alta abbiano il “potere” di stringere la vita e slanciare la silhouette, si avrà sempre l’impressione -a causa della loro vestibilità- di avere fianchi e sedere larghi, andando incontro all’effetto “Kardashian” che conferisce generosità al lato b del nostro corpo.

Modalità “gravidanza” dopo aver mangiato

Ventre piatto sì, finché non si ingerisce un boccone. Dopo aver mangiato un’innocente pizza e bevuto una bevanda gassata, il caro pantalone a vita alta non risparmia il peccato di gola mostrando senza sconti un leggero gonfiore che -aggiunto allo stretto tessuto che appiattisce la pancia e stringe vita e fianchi- regala un devastante effetto gravidanza.

Marta Bandini

Sono nata a Roma nel 1987 e da sempre ho una passione per la creatività, espressa liberamente nell'arte e nella moda. Dopo essermi diplomata ad un Istituto d'Arte, con specializzazione in Grafica Pubblicitaria, ho proseguito gli studi universitari intraprendendo il percorso di Storia dell'Arte Contemporanea, concluso nel 2010 con la tesi di Laurea sulla disputa sull'originalità o meno delle “Vere False Teste di Modigliani” e con esso l'affronto da parte dei giovani ai più grandi storici dell'arte dei miei tempi. Cosa rende “artista”, “famoso” o “unico” un quadro, un'opera d'arte, una canzone o un abito? Non esiste nessun riconoscimento se i primi a crederci non siamo noi stessi. E su questa riflessione che iniziò nel 2012 il progetto www.blogdimoda.com. Nato per dare voce a giovani artisti emergenti, piccoli brand che cercano di farsi strada nel difficile mondo della moda, negozianti che cercando di far conoscere i propri prodotti nel network del web.

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