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Come nasce un abito d’alta moda Chanel (FOTO)

Ah, Chanel. Uno dei brand di moda più amati, più desiderati, più chic. Un marchio che ha fatto la storia della moda, dell’alta moda. Poesia in passerella, tra tessuti, modelli, idee e creatività. Ma come nasce un abito Chanel prima di essere presentato sui catwalk delle più importanti città? Dal bozzetto alla sartoria, dalla sartoria allo Studio, dall’Atelier Lesage agli Atelier Chanel, per poi ritornare nelle mani di chi ha ideato il primo bozzetto, Karl Lagerfeld.

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In principio Dio creò la terra, esattamente come nel mondo della moda Karl Lagerfeld idea e traccia un bozzetto, quello che nella sua mente era un’immagine lo disegna su carta. È questa la bellezza della moda. Il bozzetto arriva, poi, nelle mani della sartoria che fa dell’idea un modello in juta, poi riprodotto nei tessuti scelti dallo Studio. Tessuti che vengono mandati all’Atelier Lesage per essere ricamati secondo la tecnica Luneville, un ricamo creato per abbellire con punti catenella, fili colorati e spesso metallizzati, perline (soprattutto in vetro) e paillettes tessuti spesso leggerissimi come il velo o l’organza, creando talvolta anche disegni molto complessi.

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Gli elementi realizzati all’Atelier Lesage sono spediti agli Atelier Chanel in modo che le sarte possano iniziare ad assemblarli. Successivamente l’abito viene indossato da un manichino di legno e abbinato a un paio di scarpe ed è sottoposto, durante l’ultimo fitting e su una modella, all’approvazione definitiva di chi per primo ha ideato il tutto, Karl Lagerfeld. Come un gioco circolare, l’idea viene realizzata da mani esperte che rendono possibile anche le idee impossibili.

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Marta Bandini

Sono nata a Roma nel 1987 e da sempre ho una passione per la creatività, espressa liberamente nell'arte e nella moda. Dopo essermi diplomata ad un Istituto d'Arte, con specializzazione in Grafica Pubblicitaria, ho proseguito gli studi universitari intraprendendo il percorso di Storia dell'Arte Contemporanea, concluso nel 2010 con la tesi di Laurea sulla disputa sull'originalità o meno delle “Vere False Teste di Modigliani” e con esso l'affronto da parte dei giovani ai più grandi storici dell'arte dei miei tempi. Cosa rende “artista”, “famoso” o “unico” un quadro, un'opera d'arte, una canzone o un abito? Non esiste nessun riconoscimento se i primi a crederci non siamo noi stessi. E su questa riflessione che iniziò nel 2012 il progetto www.blogdimoda.com. Nato per dare voce a giovani artisti emergenti, piccoli brand che cercano di farsi strada nel difficile mondo della moda, negozianti che cercando di far conoscere i propri prodotti nel network del web.

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