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I 7 abiti più #petalosi di Haute Couture (FOTO)

L’Accademia della Crusca ha lanciato una scommessa social: se tutti utilizzeranno la parola “petaloso“, questa entrerà a far parte dei vocabolari italiani.
Il bambino che c’è in ognuno di noi chissà quante volte avrà sperato di essere riconosciuto in un temino scolastico per la propria creatività, chissà quanti avranno inventato parole inesistenti che per correzione didattica saranno state depennate con rimprovero annesso.
Eppure un giorno, in un mondo che ci appartiene ma che non sappiamo sfruttare, una maestra ha deciso di dare visibilità all’immaginazione del piccolo Matteo chiedendo all’Accademia della Crusca di riconoscere questa nuova parola.
Sì, ma a patto che tutti la utilizzino.
Ecco che i social raccolgono la sfida e anche Blog di Moda non se la lascia scappare.

“Petaloso” è un aggettivo che deriverebbe dal nome comune “petalo”: presentiamo di seguito i 7 abiti più “petalosi” di haute couture.

1. Chanel, collezione primavera/estate 2016

Questi modelli richiamano i colori della terra e mescolano i dettagli orientali a tessuti pregiati. Maglie in paillettes e gonne con balze, ma soprattutto longuette con frange e ampie gonne con petali.
Pare che Chanel conosca bene il significato della parola #petaloso. Eccola configurarsi nella gonna fino alla caviglia con grandi balze a forma di petalo.

2. Dior, collezione primavera/estate 2014

«Dopo le donne, i fiori sono le creazioni più divine» affermò nel 1949 Monsieur Dior e, per dimostrarlo, firmò un abito che battezzò con lo stesso nome del profumo “Miss Dior”. Una meraviglia fiorita che sfilava per l’Haute Couture P/E 1949 e rispecchiava il tema “trompe-l’oeil” della stagione: spalle nude, vitino di vespa e una cascata di mille fiori dai colori tenui, preziosamente ricamati. Un elogio della primavera, dell’allegria della natura al suo risveglio, del romanticismo.
Il direttore creativo Raf Simons reinterpreta nel 2014 in chiave contemporanea l’abito mito e lo fa indossare all’attrice e testimonial Natalie Portman nei ritratti fotografici di Tim Walker. È una versione stilizzata che non tradisce il dna della maison e, come nel passato, anche questa creazione ha il suo profumo dedicato: Miss Dior Blooming Bouquet, una melodia che affascina con un tenero accordo di peonia.
Un trionfo di petali e colori, un abito davvero #petaloso.

3. Dior, collezione autunno/inverno 2011

Ancora Dior in un tripudio di petali, trasparenze e colori, impreziositi da una sartoria di altissimo livello: ecco come si sono presentate le modelle della Collezione Dior di Alta Moda Autunno-Inverno 2010/2011.
Galliano con la sua collezione per Christian Dior, ispirata chiaramente alla natura e in modo particolare ai fiori, rientra nella classifica come lo stilista dagli abiti più #petalosi.

Questi abiti trasformano le modelle in fiori con le gonne ad ampie corolle, corpini stretti in vita da cinture di rafia, tessuti sfrangiati a petali.
Petalosi anche i copricapi appositamente creati per Dior da Stephen Jones, uno dei più famosi milliner inglesi, che richiamavano le confezioni di plastica con cui i fioristi avvolgono i mazzi di fiori.

Galliano ha detto di essersi ispirato a ‘Les Rhumbs’, il giardino della casa d’infanzia di Monsieur Dior, a Granville in Normandia. Ed ecco allora gonne-tulipano, giacche decorate con ortensie di seta, colli-petalo e stampe fiorite, in una profusione di colori vibranti in una vera e propria danza floreale.

4. Elisabetta Polignano, collezione peimavera/estate 2013

Magnifici petali su un abito in raso bianco, Elisabetta Polignano ci mostra la sua definizione di #petaloso.

5. Ralph & Russo, collezione primavera/estate 2016

Pizzo bianco chantilly con fiori di seta in organza applicati, cristalli, piume, petali, trasparenze e giochi di luce: una delle collezioni più #petalose quella di Ralph & Russo.

6. Tony Ward, collezione autunno/inverno 2015

Anche Tony Ward mostra il suo lato più #petaloso con abiti dai colori intensi, invernali ma ricoperti da petali quasi ad indicare che, nonostante tutto, la primavera è vicina.

7. Collezioni bridal 2016

Il mondo del wedding è sempre al passo con le collezioni d’alta moda, Carlo Pignatelli e Pronovias presentano due abiti molto #petalosi.

Marta Bandini

Sono nata a Roma nel 1987 e da sempre ho una passione per la creatività, espressa liberamente nell'arte e nella moda. Dopo essermi diplomata ad un Istituto d'Arte, con specializzazione in Grafica Pubblicitaria, ho proseguito gli studi universitari intraprendendo il percorso di Storia dell'Arte Contemporanea, concluso nel 2010 con la tesi di Laurea sulla disputa sull'originalità o meno delle “Vere False Teste di Modigliani” e con esso l'affronto da parte dei giovani ai più grandi storici dell'arte dei miei tempi. Cosa rende “artista”, “famoso” o “unico” un quadro, un'opera d'arte, una canzone o un abito? Non esiste nessun riconoscimento se i primi a crederci non siamo noi stessi. E su questa riflessione che iniziò nel 2012 il progetto www.blogdimoda.com. Nato per dare voce a giovani artisti emergenti, piccoli brand che cercano di farsi strada nel difficile mondo della moda, negozianti che cercando di far conoscere i propri prodotti nel network del web.

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