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Un primo appuntamento dallo stile – finto – trasandato

Marika mi scrive per il suo primo appuntamento.
Mi spiega di essere preoccupata perché il ragazzo in questione ha un stile trasandato, mentre lei è molto bon-ton nel modo di vestire. La preoccupazione di Marika è, dunque, di risultare fin troppo bambolina.

“Ciao,
scrivo a Blog di Moda per il mio primo appuntamento. Ho bisogno di un consiglio: lui veste molto trasandato, io, invece, proprio non mi sento a mio agio senza il mio fare bon-ton. Risulterò troppo bambolina? Aiutami.

Grazie in anticipo.”

Grazie a te Marika innanzitutto per avermi scritto.
Il mio compito adesso è di sfatare questo mito: il look da trasandato, in realtà, è una farsa. E richiede molto più tempo di quanto noi possiamo immaginare. Premetto che le ho fatto qualche domanda per inquadrare bene il soggetto: barba incolta, capelli lunghi, il suo armadio è un insieme di capi monocolore come a voler dire la mattina indosso quello che capita senza nemmeno accendere la luce.. Bugia.
Per poter ottenere quest’aria da bello e dannato ai limiti tra il selvaggio e la semplicità più assoluta bisogna essere molto attenti ai dettagli. Tutti i pezzi del puzzle devono comporsi perfettamente, ma senza darlo a vedere. Per donare quel tocco scompigliato ai capelli sono necessarie texture specifiche e tanta pazienza, la scelta di prediligere capi monocromatici è una scelta per l’appunto, anche qui nulla lasciato al caso, la t-shirt che esce dal maglioncino non ha nulla di fuori posto, anzi, passano minuti e minuti davanti allo specchio affinché stia al posto giusto. È sinonimo di eleganza anche questo, un’eleganza che sposa perfettamente lo street style tanto in voga.

Quindi Marika potrai sfoggiare il vestito più bon-ton dal tuo guardaroba al tuo primo appuntamento che lui apprezzerà e rimarrà esterrefatto.
L’unico consiglio che ho da darti in questo caso è: attenta ai dettagli del tuo outfit, noterà qualunque cosa.

Marta Bandini

Sono nata a Roma nel 1987 e da sempre ho una passione per la creatività, espressa liberamente nell'arte e nella moda. Dopo essermi diplomata ad un Istituto d'Arte, con specializzazione in Grafica Pubblicitaria, ho proseguito gli studi universitari intraprendendo il percorso di Storia dell'Arte Contemporanea, concluso nel 2010 con la tesi di Laurea sulla disputa sull'originalità o meno delle “Vere False Teste di Modigliani” e con esso l'affronto da parte dei giovani ai più grandi storici dell'arte dei miei tempi. Cosa rende “artista”, “famoso” o “unico” un quadro, un'opera d'arte, una canzone o un abito? Non esiste nessun riconoscimento se i primi a crederci non siamo noi stessi. E su questa riflessione che iniziò nel 2012 il progetto www.blogdimoda.com. Nato per dare voce a giovani artisti emergenti, piccoli brand che cercano di farsi strada nel difficile mondo della moda, negozianti che cercando di far conoscere i propri prodotti nel network del web.

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