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Cosa pensano Carla Gozzi e Enzo Miccio dei look di Sanremo 2016? (FOTO)

La 66esima edizione di Sanremo vede come protagonisti esclusivi gli abiti dei “big” delle più grandi case di moda nazionali e internazionali.
Le prime due serate si sono concluse e sul palco dell’Ariston si sono alternati meravigliosi abiti: dalle linee sinuose di Madalina Ghenea in Alberta Ferretti per la prima serata e Zuhair Murad per la seconda, agli abiti in doppiopetto di Gabriel Garko dello stilista Battistoni, allo smoking in velvet blu raffinato ed elegante di Carlo Conti dello stilista Ferragamo. Dai cantanti come Noemi che ha indossato per la prima serata un abito nero con scollo a V e cintura in pelle in vita di Biancamaria Gervasio, ad Arisa in un maglione stile grunge in lurex firmato Annapurna, fino a Debora Iurato Che ha indossato un outfit di Francesco Paolo Salerno il quale non è però piaciuto al mondo del web.

Famosi per il programma di stile “Ma come ti vesti?!” su Real Time, i coach style Carla Gozzi e Enzo Miccio hanno detto la loro sui social.

Esordisce Carla Gozzi su Facebook scrivendo: “Non se n’è salvato uno e mi chiedo: ma gli stylist dove sono? Li hanno licenziati tutti?”. La domanda nasce spontanea dato che, in questa edizione di Sanremo, sono stati molti gli abiti ad aver fatto un flop.
A proposito dell’abito, se così può esser chiamato, di Arisa, la Gozzi scrive su Facebook: “È possibile che Arisa si sia presentata con il maglione della nonna trasparente, il sottogonna più lungo di 30 cm e i capelli tagliati e colorati da un cieco?”. E tweetta: “ cara #Arisa a #Sanremo2016 mi fai guardare al cielo con quel look a dir poco imbarazzante”.
Enzo Miccio invece in intervista su Oggi, dice “Arisa indossava un pullover lungo con una zanzariera attaccata… Ma secondo me lo fa apposta: si diverte”.
In un tweet, scrive “Alla fine è una polo in lamé, ragazzi, non giriamoci troppo intorno.”

Non meno clementi sono stati per quanto riguarda il look di Debora Iurato, “gran finale la mise di Deborah Iurato
con abito da vedova allegra realizzato con i tendoni dell’Ariston. Non da meno il suo compare Caccamo, con camicia simil hawaiana. Un vero disastro di coppia!
” scrive Carla Gozzi su Facebook.
In effetti non ha tutti i torti.

Foto Gian Mattia D'Alberto /LaPresse 09-02-2016 Sanremo, IM Spettacolo 66° Festival della Canzone Italiana, Prima serata nella foto: Deborah Iurato Photo Gian Mattia D'Alberto/LaPresse 02-09-2016 Sanremo, IM Entertainment 66th Festival of italian song, First evening In the photo: Deborah Iuratomore
Foto Gian Mattia D'Alberto /LaPresse 09-02-2016 Sanremo, IM Spettacolo 66° Festival della Canzone Italiana, Prima serata nella foto: Giovanni Caccamo e Deborah Iurato Photo Gian Mattia D'Alberto/LaPresse 02-09-2016 Sanremo, IM Entertainment 66th Festival of italian song, First evening In the photo: Giovanni Caccamo e Deborah Iuratomore

Elogi per Irene Fornaciari, Miccio si esprime in un tweet: “Sorprendente la #fornaciari che lascia l’hippie style un po’ trasandato verso la strada del buon gusto…” e “Non vorrei illuderla inutilmente ma al momento #fornaciari potrebbe piazzarsi sul podio del buongusto”.

Irene Fornaciari in gara con la canzone ”Grande mistero” sul palco del teatro Ariston durante la seconda serata del festival di Sanremo, 15 febbraio 2012. ANSA /ETTORE FERRARI

Il look di Francesca Michielin, molto fresco e giovanile firmato Au Jour Le Jour e sandali Vic Matiè (con calzino), presentava qualcosa di adolescenziale, troppo bonton per la dolce cantante.
Miccio non si lascia intenerire: “Mi sbaglio o è arrivata Laura Ingalls? No no! NCS (Non ci siamo) #FrancescaMichielin #Sanremo2016”, Carla sottolinea il suo stile campagnolo con il tweet “e dal Minesota la tenerissima #FrancescaMichielin @francescacheeks a #Sanremo2016”.

È piaciuto molto anche sui social, l’abito bianco e nero di Dolcenera firmato Gabriele Fiorucci Bucciarelli.

Il coach style più famoso d’Italia non si è lasciato sfuggire l’occasione di ritrarsi con Patty Pravo che sfoggia un lungo abito tunica con decori laminati che creano una linea butterfly esaltata dai celebri arabesque che la cantante disegna con le sue mani durante le esibizioni.

In “La vita in diretta” Carla Gozzi dice di Eros Ramazzotti: “Ho temuto per la sua giacca, credevo gli si slacciassero i bottoni!”, attimi esilaranti per l’ospite a Sanremo.

Continua dicendo: “Laura Pausini era molto bella, una donna che ha fatto pace col suo corpo, ha mostrato un approccio emotivo a Saremo”.
In effetti, la bella cantante ha indossato un abito di Stefano de Lellis e ha lasciato tutti a bocca aperta con la sua giacca della finale del ’93.
Anche Enzo Miccio sembra favorevole all’outfit di Laura Pausini, tweettando non solo sul suo look ma anche sul suo make-up.

Carla non si ritrae neanche sulle acconciature delle quali scrive: “A proposito di acconciature, il parrucchiere di Sanremo pare si sia fissato su due must have, l’acconciatura semi raccolta in stile Santanchè (vedi Laura Pausini ed Irene Fornaciari) e le meches a strisce di leopardo rosse che hanno coinvolto oltre a Laura ed Irene, anche la Ghenea.”

Le prime due serate del Festival di Sanremo si concludono e lasciano un varco di speranza sui look a venire tra le cover più belle delle canzoni italiane più amate.

Marta Bandini

Sono nata a Roma nel 1987 e da sempre ho una passione per la creatività, espressa liberamente nell'arte e nella moda. Dopo essermi diplomata ad un Istituto d'Arte, con specializzazione in Grafica Pubblicitaria, ho proseguito gli studi universitari intraprendendo il percorso di Storia dell'Arte Contemporanea, concluso nel 2010 con la tesi di Laurea sulla disputa sull'originalità o meno delle “Vere False Teste di Modigliani” e con esso l'affronto da parte dei giovani ai più grandi storici dell'arte dei miei tempi. Cosa rende “artista”, “famoso” o “unico” un quadro, un'opera d'arte, una canzone o un abito? Non esiste nessun riconoscimento se i primi a crederci non siamo noi stessi. E su questa riflessione che iniziò nel 2012 il progetto www.blogdimoda.com. Nato per dare voce a giovani artisti emergenti, piccoli brand che cercano di farsi strada nel difficile mondo della moda, negozianti che cercando di far conoscere i propri prodotti nel network del web.

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