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Edwin Oudshoorn: “I miei abiti sono senza tempo” (INTERVISTA)

Edwin Oudshoorn è quello che si potrebbe definire una delle grandi promesse della moda. Uno stilista giovane e particolare in grado di muoversi con naturalezza tra arte e couture, capace di raccontare con forza e coraggio storie senza tempo attraverso abiti che arrivano da idee collocate in epoche passate, ma allo stesso tempo attuali. Oudshoorn si è diplomato alla Design Academy in Arnhem nel 2004 e da allora ha presentato le sue collezioni ad Amsterdam, l’Aja e a Parigi. La sua casa di moda prende il via nel 2006, ma la sua passione affonda le radici nella sua infanzia. “Ho ricevuto la mia prima macchina da cucire all’età di 8 anni” ci ha rivelato in questa intervista esclusiva.

Edwin è un vero e proprio artigiano della moda, come ama definirsi lui stesso, che lavora con tessuti preziosi per creare abiti dalle linee romantiche, con stoffe in grado di danzare sulle linee femminili da cui lo stilista è sempre stato affascinato. L’artigianato senza tempo si concretizza in abiti interamente realizzati a mano, principale firma del lavoro di Edwin. Il suo innato senso del dramma e la passione per i contrasti lo rendono una mente creativa davvero particolare, dal sapore retrò, in grado di rivoluzionare il concetto di eleganza. Quella senza tempo di cui ci ha parlato proprio lui.

Come hai iniziato la tua carriera nel mondo della moda? / How did you start your career in the fashion industry?

Ho frequentato varie scuole con corsi indirizzati proprio verso l’industria fashion, ma in realtà è iniziato tutto molto prima. Ho ricevuto la mia prima macchina da cucire a soli 8 anni. Edwin Oudshoorn Couture ha preso ufficialmente il via nel 2006. / I attended various schools with courses aimed at the fashion industry, but it all started much earlier. I got my first sewing machine when I was 8 years old!! Edwin Oudshoorn Couture started officially in 2006.

L’artigianato senza tempo e gli abiti realizzati interamente a mano sono le tue firme del tuo lavoro. Secondo te, la moda può abbracciare la tecnologia? / The timeless craftsmanship and the clothes made entirely by hand are your signatures. According to you, can fashion embrace technology?

La moda può certamente abbracciare le nuove tecnologie. Se utilizzo nuove tecniche nel mio lavoro, queste vengono applicate sempre in una prospettiva “atemporale” con una sorta di traduzione in modo da combinarle con quelle più antiche. / Fashion can definitely embrace new technologies. If I use new techniques in my work, it is always applied in a “timeless” way. With a sort of translation to combine it with old techniques.

A volte sembra che la moda stia perdendo il concetto di femminilità, andando sempre di più verso la ricerca di un aspetto unisex. Cosa ne pensi a riguardo? / Sometimes it seems like fashion is losing the concept of femininity, searching the unisex aspect. What do you think about this?

Edwin Oudshoorn Couture è sempre femminile. Cerco sempre di raccontare delle storie attraverso il mio lavoro, ma non ho mai avuto l’intenzione di far sentire poco femminile colei che indossa i miei abiti. Sta tutto nel sentirsi bene e a proprio agio nei capi che sono stati creati a mano proprio per te. / Edwin Oudshoorn Couture is always feminine. I always try to tell stories with my work, but it is never my intention to let the wearer feel less of a woman. It is all about feeling good in clothing that has been handmade just for you.

Quali sono le tue principali fonti di ispirazione? Ci sono alcuni stilisti che ti ispirano in maniera particolare? / Which are your main sources of inspiration? Are there any designers who inspire you in a particular way?

Traggo ispirazione ovunque e da qualsiasi cosa. L’arte, la musica, ma anche la vita, tutto ciò che vedo e sperimento ogni giorno. La mia ispirazione però è sempre basata sui contrasti. Ammiro molto il lavoro di Madeleine Vionnet. È stata lei a scoprire e sviluppare il taglio sbieco. / My inspiration comes from everywhere and everything. Art, music and also the life I see and experience everyday. But my inspiration is always based in contrasts. I really admire the work of Madeleine Vionnet. She discovered and developed the bias cut.

La tua collezione a/w 2015 2016 guarda allo stile retrò del passato. C’è un po’ di nostalgia delle forme romantiche di quegli anni? / Your 2015 2016 a/w collection looks at the retrò style of the past. Is there a kind of nostalgia of the romantic shapes of those years?

L’intera collezione è basata sulla volontà di sopravvivere, su come si combattono gli ostacoli della vita e di come si va avanti cercando il potere e la forza di continuare. Per questa collezione ho scelto di guardare nel passato, alla ricerca della moda e dello stile del secondo dopo guerra e alla moda del “new look”. Lì dove ci sono linee forti e silhouette ancora femminili. / The whole collection is about the will to survive, how one deals with setbacks in life and carries on finding power and strength. For this collection I chose to look back to the fashion and style just after the second world war and the ‘new look’ fashion. The strong lines and yet feminine silhouetten.

Hai intenzione di dedicarti solo alla moda femminile? / Are you going to dedicate yourself just to the female fashion?

Lavoro con la moda femminile perché è proprio questa la mia passione. Il drappeggio dei tessuti, le stampe, i volumi e il modo in cui il tessuto cade e danza. Questo fa parte del mio lavoro. La moda maschile non mi appassiona in maniera particolare, perché secondo è molto più grafica e richiede un lavoro completamente differente. / I work with womens fashion because that is my passion. The draping of fabrics, prints, volume and the way the fabric falls and dances, that is all part of my work. Mens fashion is in my opinion much more graphical and has a different way of working, one which for me is not so exciting.

Marta Bandini

Sono nata a Roma nel 1987 e da sempre ho una passione per la creatività, espressa liberamente nell'arte e nella moda. Dopo essermi diplomata ad un Istituto d'Arte, con specializzazione in Grafica Pubblicitaria, ho proseguito gli studi universitari intraprendendo il percorso di Storia dell'Arte Contemporanea, concluso nel 2010 con la tesi di Laurea sulla disputa sull'originalità o meno delle “Vere False Teste di Modigliani” e con esso l'affronto da parte dei giovani ai più grandi storici dell'arte dei miei tempi. Cosa rende “artista”, “famoso” o “unico” un quadro, un'opera d'arte, una canzone o un abito? Non esiste nessun riconoscimento se i primi a crederci non siamo noi stessi. E su questa riflessione che iniziò nel 2012 il progetto www.blogdimoda.com. Nato per dare voce a giovani artisti emergenti, piccoli brand che cercano di farsi strada nel difficile mondo della moda, negozianti che cercando di far conoscere i propri prodotti nel network del web.

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