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Happy food: la nuova collezione di Autre Chose (FOTO)

Dallo scenario italiano come centro del mondo nel 2015 con Expo, il cibo è il principale argomento trattato negli ultimi mesi e anche la moda si è fatta contagiare. L’Autre Chose, azienda italiana affermata nel mondo della calzatura, si è ispirata ai cibi tipici della tradizione italiana per una nuovissima collezione.

La capsule collection si chiama “Happy Food”, appunto, una collezione di borse di soli 100 pezzi ognuno dei quali rappresenta un piatto tipico italiano, come la lasagna, la pizza, la piadina, gli spaghetti e non solo.
La linea è stata reinventata con una chiave di ironia inserendo stampa che richiamano anche ad alcuni oggetti della cucina come gli scolapasta o le borse della spesa.

Le borse coloratissime e dai tratti stilizzati danno un tocco di vivacità agli outfit estivi. I pezzi sono stati realizzati in lino naturale con disegno stampato, rifiniture e manici in cuoio. Ispirati al mondo meraviglioso del cibo adattandosi soprattutto all’evento dell’anno iniziato nel maggio scorso nella capitale della moda italiana Milano: Expo 2015.

L’Autre Chose ha realizzato la collezione disponibile in sei versioni che rappresentano piatti e oggetti tipici della tradizionale cucina italiana.
Una collezione del tutto innovativa e ricca di fantasia e colore, la cui limited edition è disponibile in tutti i monomarca del brand e sul canale e-commerce di www.lautrechose.com

Cibo e moda è un connubio che apparentemente non vede alcuna assonanza, ma la gioia e la vivacità del cibo diventa protagonista di una ricca collezione, infiltrandosi nel mondo della moda e adattandosi sempre con grande stile. “Happy food”, un modo semplice per portarsi sempre dietro ciò che si ama di più, il cibo.

modalizer.com
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Marta Bandini

Sono nata a Roma nel 1987 e da sempre ho una passione per la creatività, espressa liberamente nell'arte e nella moda. Dopo essermi diplomata ad un Istituto d'Arte, con specializzazione in Grafica Pubblicitaria, ho proseguito gli studi universitari intraprendendo il percorso di Storia dell'Arte Contemporanea, concluso nel 2010 con la tesi di Laurea sulla disputa sull'originalità o meno delle “Vere False Teste di Modigliani” e con esso l'affronto da parte dei giovani ai più grandi storici dell'arte dei miei tempi. Cosa rende “artista”, “famoso” o “unico” un quadro, un'opera d'arte, una canzone o un abito? Non esiste nessun riconoscimento se i primi a crederci non siamo noi stessi. E su questa riflessione che iniziò nel 2012 il progetto www.blogdimoda.com. Nato per dare voce a giovani artisti emergenti, piccoli brand che cercano di farsi strada nel difficile mondo della moda, negozianti che cercando di far conoscere i propri prodotti nel network del web.

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