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I 10 motivi per cui gli uomini odiano la fashion week

Donne vs. uomini è la sfida più animata che esista al mondo, su qualsiasi versante della vita. Gli uomini adorano il calcio, i motori e l’elettronica, mentre le donne impazziscono per la moda e il sentimentalismo. C’è un momento dell’anno in cui questo “derby” si intensifica all’ennesima potenza, quello della fashion week.
Le donne stanno alla settimana della moda come gli uomini stanno ai mondiali con una piccola differenza: il gentil sesso si presta a condividere la passione calcistica del proprio ragazzo, mentre lui snobba altamente qualsiasi manifestazione riguardi abiti, scarpe o borse.

Ma quali saranno mai i motivi di tanto astio? Blog di Moda ha deciso di dar voce al sesso maschile ed ecco a voi il risultato.

1. Disinteresse totale

Odio tutto ciò che sia moda perché gli uomini non si abbassano a tanto“. Già, il sesso forte non può certo guardare un defilé altrimenti cosa penserebbero i suoi amici?

2. Ignoranza

Non è un insulto, ma certi uomini – anzi, quasi tutti – ignorano completamente cosa sia una passerella, una settimana della moda, ma soprattutto dove si svolga questa manifestazione. La domanda del popolo femminile è imperativa: “ma su quale pianeta vivete?

3. Pubblico di nicchia

Nell’immaginario maschile, il fashion è un mondo a parte che interessa solo un pubblico elitario. Sì perché loro non si vestono, non vanno a fare shopping, girano per strada nudi: sono proprio strani gli uomini.

4. Lo snob

Io proprio non capisco perché gli viene data tutta questa importanza se i vestiti che sfilano in passerella sono stupidi e non li indosserebbe mai nessuno nella vita reale“. Non ci si può fare nulla, la concretezza è la caratteristica emblematica dell’uomo, non potrà mai capire cosa si nasconde dietro un fenomeno di tale portata.

5. Il moralista

La fashion week è uno spreco di soldi che potrebbero essere impiegati per sistemare qualcosa di utile. Certo, allora perché non usiamo i finanziamenti dei mondiali per salvare i bambini del Burundi?

6. Aumentano i prezzi

I collegamenti per Milano rincarano alle stelle. Treni, aerei e qualsiasi altro mezzo di trasporto che porti alla metropoli italiana viene a costare un patrimonio. Nemmeno il giro del mondo sarebbe così caro.

7. Ma come si concia la gente?

Settimana della moda significa girare con look ridicoli e farsi scattare mille foto credendo di essere top. Si chiama stile: lo conoscete il significato di questa parola?

8. Disperazione

Io odio la fashion week perché la mia ragazza non fa altro che parlare di quella“. Come dare torto a quel povero ragazzo afflitto che per una settimana passa al gradino più basso della scala di priorità di una donna?

9. Il milanese incazzato

Traffico, traffico e ancora traffico. La capitale della moda italiana viene invasa da gente di tutto il mondo e le conseguenze sulla viabilità sono più che evidenti. Shooting in mezzo alla strada, centralini dei servizi taxi intasati e automobilisti impazziti che viaggiano perennemente con la mano sul clacson: “Non abbiamo tempo da perdere a Milano perché noi lavoriamo“.

10. Quei tombini orrendi in via Montenapoleone

Ma come si può rivestire dei tombini di ceramiche disegnate dagli stilisti? Sono già molti che ci hanno lasciato le caviglie“. Questa è arte, non scherziamo.

Uomini, fatevi una risata

Marta Bandini

Sono nata a Roma nel 1987 e da sempre ho una passione per la creatività, espressa liberamente nell'arte e nella moda. Dopo essermi diplomata ad un Istituto d'Arte, con specializzazione in Grafica Pubblicitaria, ho proseguito gli studi universitari intraprendendo il percorso di Storia dell'Arte Contemporanea, concluso nel 2010 con la tesi di Laurea sulla disputa sull'originalità o meno delle “Vere False Teste di Modigliani” e con esso l'affronto da parte dei giovani ai più grandi storici dell'arte dei miei tempi. Cosa rende “artista”, “famoso” o “unico” un quadro, un'opera d'arte, una canzone o un abito? Non esiste nessun riconoscimento se i primi a crederci non siamo noi stessi. E su questa riflessione che iniziò nel 2012 il progetto www.blogdimoda.com. Nato per dare voce a giovani artisti emergenti, piccoli brand che cercano di farsi strada nel difficile mondo della moda, negozianti che cercando di far conoscere i propri prodotti nel network del web.

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