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Invitate, come vestire per un matrimonio in primavera? (FOTO)

La primavera è quella mezza stagione nella quale non si è mai convinti se farà freddo o se farà caldo, ma tendenzialmente la giornata divide queste due temperature tra mattino e sera.
Durante il mattino, infatti, le temperature si alzano permettendo un forte caldo mentre di sera si abbassano e danno spazio non propriamente al freddo ma al fresco.

La primavera è anche il periodo più favorevole per i matrimoni, per dire sì all’uomo o alla donna della propria vita grazie ad un clima che consente una bella cerimonia.
Ma come vestirsi se si è stati invitati ad un matrimonio proprio in primavera?
Ecco 10 consigli con i quali l’outfit da cerimonia non sarà più un problema.

1. Indossare colori pastello

Per la bella stagione sarà il caso di optare per colori pastello.
Le collezioni cerimonia ne sono ricche, si va dal rosa tenue al celeste, fino al verde o al giallo.
Da evitare colori troppo sgargianti che aderiscono ad una stagione simile ma diversa come l’estate.

2. Evitare il nero

Tutti i colori, se abbinati bene, possono donare eleganza.
Non serve ricorrere al nero che è un colore invernale, lugubre, spento.
Iris Apfel, fashion icon ormai 95enne, dice che vestire di nero non è vestire con eleganza, ma è indossare una divisa.
Ebbene, per una cerimonia allegra e spensierata come il matrimonio, anche l’outfit deve fare la sua parte.

3. Sì alle fantasie floreali

Se siete abbastanza serene nel vostro look, concedetevi delle fantasie floreali.
Sono sempre ben accette, non ingrassano la figura e abbinate bene sapranno valorizzare.

4. Evitare il bianco

La sposa deve vestire di bianco, non le sue invitate, tanto meno le damigelle.
Vestire di bianco è segno di maleducazione, è come distogliere l’attenzione dalla protagonista dell’evento: la sposa.

5. Evitare scollature abbondanti o vestiti sexy

In alcuni contesti possono anche essere adeguati, ma non ad un matrimonio.
I matrimoni evocano purezza, sogno, la realizzazione di una vita a due, tutto dev’essere etereo e ricercato, sereno.
Le scollature ricadono spesso nella volgarità, insomma, non è proprio auspicabile indossarne.

6. No alle minigonne e ai minidress

Anche le lunghezze sono importanti, sappiate gestirle.
Nonostante il caldo e le belle giornate, i mini abitini o le gonnelline fascianti e cortissime non rientrano nel look cerimoniale.

7. Sì a jumpsuit e pantaloni

Le tute possono essere indossate con un sandalo elegante o con tacchi non troppo alti.
Altrettanto i pantaloni: no ai jeans e ai pantaloni skinny, sì a pantaloni morbidi, svasati, leggeri e a palazzo.
Possono essere impreziositi con una giacca dello stesso colore o almeno della stessa gradazione: se si tratta di pantaloni dal colore caldo come il beige o il marrone, la giacca deve rendere la stessa tonalità.

8. Sì a collier e accessori

Gli accessori sono i benvenuti, così come i collier: attenzione però che non siano eccessivi.
Strafare non è nel bon ton delle cerimonie, bisogna brillare ma meglio se di luce propria.

9. Le scarpe

Le scarpe sono molto importanti in un look cerimoniale, devono ben aderire al piede ed essere comode per poterci camminare tutto il giorno ed essere consone a qualsiasi tipo di location.
Se il matrimonio è in spiaggia, sarà opportuno utilizzare sandali gioiello.

10. Abiti da cerimonia: sconsigliati

Fanno troppo vecchio stile, si tratta di abiti con corpetti stretti e gonna larga o anche di tubini.
Sono, solitamente, i più apprezzati e acquistati per tali eventi ma non rispecchiano la propria personalità.
L’outfit da cerimonia, per essere attuale e non banale, deve essere composto da ciò che metteremmo nel quotidiano reso però leggermente più elegante.

Marta Bandini

Sono nata a Roma nel 1987 e da sempre ho una passione per la creatività, espressa liberamente nell'arte e nella moda. Dopo essermi diplomata ad un Istituto d'Arte, con specializzazione in Grafica Pubblicitaria, ho proseguito gli studi universitari intraprendendo il percorso di Storia dell'Arte Contemporanea, concluso nel 2010 con la tesi di Laurea sulla disputa sull'originalità o meno delle “Vere False Teste di Modigliani” e con esso l'affronto da parte dei giovani ai più grandi storici dell'arte dei miei tempi. Cosa rende “artista”, “famoso” o “unico” un quadro, un'opera d'arte, una canzone o un abito? Non esiste nessun riconoscimento se i primi a crederci non siamo noi stessi. E su questa riflessione che iniziò nel 2012 il progetto www.blogdimoda.com. Nato per dare voce a giovani artisti emergenti, piccoli brand che cercano di farsi strada nel difficile mondo della moda, negozianti che cercando di far conoscere i propri prodotti nel network del web.

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