Il Met Gala 2016, l’evento più atteso del fashion system, organizzato ogni anno dalla direttrice di Vogue Anna Wintour si è appena concluso. Eppure la scia che lascia dietro di sé non è affatto indifferente, in quanto nei giorni a seguire si analizzano gli abiti delle celebrities, si fanno classifiche su quelli più belli, bocciando quelli più brutti, si parla, si ammira e si critica. Dagli abiti di Balmain sfoggiati dalle Kardashian e dalle modelle di Victoria’s Secret, al super abito firmato Burberry e sfoggiato da Blake Lively, da Madonna che ha colpito tutti con un look che lasciava poco all’immaginazione per arrivare a Kendall e Gigi Hadid, sempre impeccabili, dal fisico mozzafiato.
Un solo abito è stato però in grado di rubare la scena a tutti gli altri, catturando l’attenzione sui social e sul red carpet. Si tratta dell’abito realizzato da Zac Posen e indossato dall’attrice Claire Danes. Un vestito classico alla luce del sole, dalle linee principesche, che al buio si trasforma e risplende in tutta la sua meraviglia grazie alle fibre ottiche introdotte dallo stilista.
Così due savoir faire si combinano insieme, rispettando a pieno quello che è stato il tema dell’evento di quest’anno: Manus x Machina: Fashion in an Age of Technology, dedicata alla relazione tra tecnologia e artigianato, tra gli abiti creati a mano e quelli a macchina. Un abito che rimane nella storia dei Met Gala.
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