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L’abito nero e blu o bianco e oro ritorna tra noi (FOTO)

In questione una foto, una semplice foto che ha fatto il giro del mondo in una manciata di ore, facendo impazzire il web. Cos’avrà mai avuto una foto di così importante da attirare l’attenzione del mondo virtuale? Un abito, non riconosciuto per la particolarità del modello o dai tessuti pregiati, anche questo, un semplice abito ma che smentisce ogni apparenza.

Infatti sembra che il colore dell’abito raffigurato nella foto più twittata dell’ultimo anno, non sia del tutto ‘unico e solo’, ma che cambi colore ogni qualvolta la foto venga vista da soggetti differenti. Si sono interpellati studiosi e scenziati per dare una sorta di spiegazione a questa specie di ‘stregoneria’, che ha lasciato senza una soluzione l’intera popolazione che, in un modo o nell’altro, si è ritrovata davanti la fatidica foto.

A quanto pare c’è chi di questa situazione surreale ne abbia creato un business: il brand americano Yandi, specializzato nella produzione di lingerie e costumi di travestimenti per Halloween o Carnevale, ha deciso di sfruttare l’anomalia dell’apparizione del vestito in due varianti di colori, in un vero e proprio travestimento, in occasione della festa più paurosa dell’anno. Le streghe quest’anno per Halloween potranno, quindi, indossare l’abito che in origine prendeva la firma di Roman Originals per vestire i panni delle streghe più sexy di sempre.

Sembrava di essercene liberati del tutto e invece riecco l’abito più discusso del web protagonista per il travestimento più alternativo di tutti i tempi. Molti lo vedevano blu con dettagli neri, altri si battevano fortemente sul fatto che fosse bianco con inserti d’oro. Insomma la scelta era ardua, così l’azienda Yandi lo ha riproposto nelle due varianti ma in un unico modello: l’abito nero e blu o bianco e oro diviso a metà per accontentare tutti.

vanityfair.it
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Marta Bandini

Sono nata a Roma nel 1987 e da sempre ho una passione per la creatività, espressa liberamente nell'arte e nella moda. Dopo essermi diplomata ad un Istituto d'Arte, con specializzazione in Grafica Pubblicitaria, ho proseguito gli studi universitari intraprendendo il percorso di Storia dell'Arte Contemporanea, concluso nel 2010 con la tesi di Laurea sulla disputa sull'originalità o meno delle “Vere False Teste di Modigliani” e con esso l'affronto da parte dei giovani ai più grandi storici dell'arte dei miei tempi. Cosa rende “artista”, “famoso” o “unico” un quadro, un'opera d'arte, una canzone o un abito? Non esiste nessun riconoscimento se i primi a crederci non siamo noi stessi. E su questa riflessione che iniziò nel 2012 il progetto www.blogdimoda.com. Nato per dare voce a giovani artisti emergenti, piccoli brand che cercano di farsi strada nel difficile mondo della moda, negozianti che cercando di far conoscere i propri prodotti nel network del web.

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