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Milano Fashion Week: spazio al minimal chic tra colori e graffiti (FOTO)

Una seconda intensa giornata di Milano Fashion Week volge al termine, con tante nuove tendenze pronte per essere sfoggiate durante il prossimo autunno inverno 2015 2016. Una giornata che ha visto alternarsi passerelle ricche di colori, volumi, forme e linee che definiscono i nuovi concetti di femminilità e sensualità. In passerella anche la grinta, il sapore rock e tanta creatività. Dopo aver visto le collezioni presentate oggi da Fendi, Max Mara e Just Cavalli, andiamo alla scoperta della rivoluzione dei colori brillanti sulla passerella di Prada, dell’essenzialità delle creazioni firmate Costume National, per scoprire l’avventura pop di Moschino, insieme a tutti i protagonisti dei cartoni animati.

Prada

Miuccia Prada porta in passerella una collezione che sorprende tutti, staccandosi totalmente dalle precedenti linee di abbigliamento e accessori: la stilista lancia infatti una collezione che ha una palette cromatica molto intensa e brillante, con colori pastello destinati a diventare i nuovi colori assoluti della femminilità. Niente più nylon e nero in casa Prada, ma tinte brillanti con tanto verde, turchese e giallo che colorano abiti a palloncino, ornati da nastri e fiocchi. Le scarpe sono flat o tacco sei, le borse a mano dal doppio colore e poi ci sono i guanti lunghi lunghi abbinati agli abiti smanicati, elegantemente decorati. Una collezione destinata a chi sceglie uno stile bon ton e pratico, che si colora però di tinte forti, come il rosa pastello e il verde acido. Una collezione per chi ama osare, giocando con i vari pezzi del proprio guardaroba, per risultati davvero unici. Particolari anche gli occhiali da sole Prada dalla forma a farfalla, decisamente molto grandi e proposti in diversi colori, come bianco e verde acido.

Costume National

Costume National porta in passerella una collezione minimal chic, in cui il colore nero predomina sui tessuti, con pochi tocchi di blu e di grigio, dando subito l’idea del rigore di fondo. I cappotti sono scarni, puliti, asimmetrici e destrutturati, le giacche ricordano i modelli sartoriali da uomo e sono caratterizzate dal ricamo di una catenella d’argento sui revers di raso, unico inserto che spicca sui look total black, in grado di dare fluidità alle linee dritte e rigide di giacche e pantaloni. Gonne e abiti si presentano con diverse misure, corte, midi e lunghe, con spacchi profondi. Una collezione che rispecchia in tutto e per tutto l’estetica del brand che fa dell’essenziale il suo fil rouge, con accenni di minimalismo e tratti androgini sotto forma di completi maschili in gessato e nel classico finestrato.

Moschino

I cartoni animati della Looney Tunes sono i protagonisti della collezione presentata oggi sulla passerella milanese da Moschino. Bugs Bunny, Titti e Gatto Silvestro sfilano stampati su grandi maglie da rugby o basket, su calzoni da jogging, oppure ritagliati e trasformati in borse a tracolla. Jeremy Scott continua dunque la sua avventura pop con macro piumini e pantaloni di felpa coloratissimi, a cui aggiunge per alcuni capi anche inserti in denim, che si alternano ad alcuni in oro, accompagnati da accessori come grandi collier-catene e cappelli dorati. Pezzo forte della collezione gli abiti che si trasformano, colorati da graffiti, in vere e proprie opere di street art. I colori accesi e i riferimenti ai cartoni animati rendono questa collezione davvero unica e divertente.

Marta Bandini

Sono nata a Roma nel 1987 e da sempre ho una passione per la creatività, espressa liberamente nell'arte e nella moda. Dopo essermi diplomata ad un Istituto d'Arte, con specializzazione in Grafica Pubblicitaria, ho proseguito gli studi universitari intraprendendo il percorso di Storia dell'Arte Contemporanea, concluso nel 2010 con la tesi di Laurea sulla disputa sull'originalità o meno delle “Vere False Teste di Modigliani” e con esso l'affronto da parte dei giovani ai più grandi storici dell'arte dei miei tempi. Cosa rende “artista”, “famoso” o “unico” un quadro, un'opera d'arte, una canzone o un abito? Non esiste nessun riconoscimento se i primi a crederci non siamo noi stessi. E su questa riflessione che iniziò nel 2012 il progetto www.blogdimoda.com. Nato per dare voce a giovani artisti emergenti, piccoli brand che cercano di farsi strada nel difficile mondo della moda, negozianti che cercando di far conoscere i propri prodotti nel network del web.

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