Nozze Unconventional: 3 tipi di abiti da sposa alternativi

L’abito giusto non esiste.
Per non lasciare questa prima affermazione in un alone mistico, eccone un’altra che la completi: a meno che non ci brillino gli occhi.

Esiste un dress code da seguire, ma le spose più alternative potranno farne a meno.
Basti pensare ai matrimoni delle star più celebri che hanno deciso di non adottare un solito stile principesco per le nozze, ma di rielaborare il proprio a seconda dell’occasione.
È il caso delle nozze di Keira Knightley e James Righton, la sposa indossava un abito “riciclato”, già visto e già indossato in altre occasioni. Si presentava in color crema ed era firmato Rodarte.
O ancora Audrey Hepburn e Andrea Dotti, sposa per la seconda volta nel 1969, indossava un mini dress rosa femminile ed elegante.
E così anche per la coppia Marilyn Monroe e Joe di Maggio, sposi nel 1954. Il matrimonio durò soli nove mesi ma indimenticabile fu l’abito in lana marrone con colletto in pelliccia indossato da lei.

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Per dar avvio a un matrimonio alternativo non basterà soltanto star attenti al bridal dress, bisognerà guardare anche ad altri fattori come il make up e l’hair style, sempre in contatto con l’idea generale delle nozze o con il tema.
Anche gli inviti dovranno fare la loro parte, non banali né scontanti ma unconventional.
Si potrà pensare a un tema nuziale magari basato su un colore o su un avvenimento importante per la coppia, su una festività o su una tradizione.

E infine, concedersi all’abito nuziale.
Eccone 3 tipi davvero anticonvenzionali.

1. ABITO DA SPOSA CON GONNA E CROP TOP

Gonna e crop top per un abito spezzato, diverso, comodo e soprattutto trendy.
L’abito a due pezzi che divide un crop top di diversi tipi da un gonna ampia e lunga o mini, è la scelta da prediligere per un matrimonio alternativo.
La scelta ricade sull’abito in pizzo con spalline, a maniche lunghe o sulla schiena (Costarellos, Reem Acra, Hayley Paige), traforato (Jesus Peirò), abbottonato (Cymbeline), con gonna corta (Delphine Manivet, Mira Zwillinger), senza spalline (Eva).

fonte foto: stylosophy
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2. ABITO DA SPOSA CON PANTALONE

Comodo, versatile ma soprattutto riutilizzabile: questo è il segreto dei pantaloni in un abito da sposa.
Nonostante il mood mascolino e androgino, possono possedere una linea femminile ed elegante, perfetta per una donna dallo spirito anticonformista.
Per questo 2016/2017 sono da proporre i pantaloni a sigaretta e il corpetto ricamato di Tony Ward, i pantaloni in raso e strascico con piume di Marco&Marí, i pantaloni per la sposa d’inverno di Ralph&Russo, i pantaloni minimal chic di Carolina Herrera e i pantaloni con tocco vintage di Theia.

fonte foto: www.amando.it
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3. ABITO DA SPOSA COMPONIBILE

Da un’idea dell’Atelier Emé, l’abito da sposa diviene componibile.
In altre parole, si può essere le stiliste del proprio abito.
Come fare? Basterà cliccare qui per accedere a una sezione dedicata completamente al proprio abito dei sogni.
Qualche ritocchino, qualche aggiunta di pizzo, la gonna un po’ più stretta o un po’ più larga et voilà, il gioco è fatto.
Anticonvenzionale fa rima con creatività.

fonte foto: http://www.chedonna.it
Marta Bandini

Sono nata a Roma nel 1987 e da sempre ho una passione per la creatività, espressa liberamente nell'arte e nella moda. Dopo essermi diplomata ad un Istituto d'Arte, con specializzazione in Grafica Pubblicitaria, ho proseguito gli studi universitari intraprendendo il percorso di Storia dell'Arte Contemporanea, concluso nel 2010 con la tesi di Laurea sulla disputa sull'originalità o meno delle “Vere False Teste di Modigliani” e con esso l'affronto da parte dei giovani ai più grandi storici dell'arte dei miei tempi. Cosa rende “artista”, “famoso” o “unico” un quadro, un'opera d'arte, una canzone o un abito? Non esiste nessun riconoscimento se i primi a crederci non siamo noi stessi. E su questa riflessione che iniziò nel 2012 il progetto www.blogdimoda.com. Nato per dare voce a giovani artisti emergenti, piccoli brand che cercano di farsi strada nel difficile mondo della moda, negozianti che cercando di far conoscere i propri prodotti nel network del web.

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