Shape Store: il punto di riferimento in Italia per l’abbigliamento streetwear

L’abbigliamento ha un ruolo che si allontana di molto dalla prima definizione ed utilità, ossia quella di proteggere e riparare l’uomo dalle intemperie, dal caldo e dal freddo.

Con il passare del tempo, la moda è diventata uno specchio della società del tempo. Ne ha catturato i colori, le particolarità. Inoltre, ne ha compreso le necessità ed ha dato vita a prodotti che potessero essere, al contempo, utili ma anche belli.

Scegliere di indossare un capo d’abbigliamento, piuttosto che un altro, offre la possibilità di poter comunicare al mondo esterno alcune personali caratteristiche ed il proprio modo di essere.

Cosa è lo stile streetwear?

Lo stile streetwear riguarda l’abbigliamento casual che si è sviluppato in America. T-shirt, jeans, felpe con o senza cappuccio sono soltanto alcuni dei capi che fanno parte di questa tendenza e cultura nata in America. Si tratta, quindi, di un modo di vestire che nasce dalla strada; dove con il termine strada si suole intendere l’ambiente giovanile e dinamico ed in continua evoluzione. Un mondo che ingloba in sé svariate subculture urbane. Si pensi, ad esempio, al mondo relativo agli skateboard, snowboard, surf, musica sperimentale.

Per gli appassionati di questo stile, è possibile acquistare i capi cercando online un negozio di abbigliamento streetwear, come Shape Store.

Shape Store, rivenditore ufficiale dal 2008 di tutti i marchi relativi allo streetwear in vendita, offre ai propri clienti soltanto i capi più ricercati e trendy del momento. Accedendo allo store online è possibile scegliere, tra una vasta gamma di articoli, velocemente e facilmente quel che si cerca. L’interfaccia, chiara, lineare e molto semplice, consente di visionare gli articoli attraverso delle categorie ben strutturate ed organizzate.
Tutti i prodotti in vendita sono garantiti al 100% e rispondono ad alti standard qualitativi.

Comodamente da casa è possibile acquistare t-shirt, felpe, pantaloni, sneakers ed anche cappellini, cinte, guanti che saranno direttamente consegnati a domicilio.

Come è possibile leggere sul sito Trustpilot i clienti sono molto soddisfatti, tanto della qualità dei prodotti acquistati quanto delle consegne veloci e puntuali che consentono di ricevere il prodotto integro, proprio come se si acquistasse fisicamente in negozio.

Cosa è la cultura hypebeast?

La cultura hypebeast è legata allo streetwear, diffuso a partire dagli anni 2000. Gli hypebeasts sono definiti come coloro i quali seguono un determinato stile di abbigliamento, curato nei minimi dettagli. Questo stile è indicativo di una cultura dove i giovani, e non solo, si rivedono e si indentificano.

Questo stile, come già scritto, partito dalla strada si è diffuso lentamente. Come molto spesso accade, lo stile e la musica si sviluppano e si contagiano vicendevolmente. Ed è successo anche in questo caso.

Un numero sempre maggiore di rapper ha portato sul grande schermo ed in tv questo nuovo stile, facendolo conoscere ad un numero sempre maggiore di giovani.
Ad oggi, lo streetwear è uno stile largamente diffuso, che permette ai giovani di esprimere sè stessi e parte della propria personalità, semplicemente scegliendo il giusto accessorio.

Lo streetwear è figlio, storicamente, della surf culture di Los Angeles. Ed è stato Shawn Stussy a fornirne una definizione precisa e chiara. Come ha affermato Stussy, infatti, “è un lifestyle multi sfaccettato, figlio di sottoculture diverse, basato su t – shirt e su una sensazione di esclusività”.

L’abbigliamento, come spesso accade, è figlio del tempo in cui si sviluppa e prende vita. Si tratta, in realtà, di una possibilità offerta a quanti si sentono particolarmente vicini ad un genere musicale, oppure ad uno stile di vita, di dichiararlo al mondo che osserva la specificità dell’abbigliamento.

Marta Bandini

Sono nata a Roma nel 1987 e da sempre ho una passione per la creatività, espressa liberamente nell'arte e nella moda. Dopo essermi diplomata ad un Istituto d'Arte, con specializzazione in Grafica Pubblicitaria, ho proseguito gli studi universitari intraprendendo il percorso di Storia dell'Arte Contemporanea, concluso nel 2010 con la tesi di Laurea sulla disputa sull'originalità o meno delle “Vere False Teste di Modigliani” e con esso l'affronto da parte dei giovani ai più grandi storici dell'arte dei miei tempi. Cosa rende “artista”, “famoso” o “unico” un quadro, un'opera d'arte, una canzone o un abito? Non esiste nessun riconoscimento se i primi a crederci non siamo noi stessi. E su questa riflessione che iniziò nel 2012 il progetto www.blogdimoda.com. Nato per dare voce a giovani artisti emergenti, piccoli brand che cercano di farsi strada nel difficile mondo della moda, negozianti che cercando di far conoscere i propri prodotti nel network del web.

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