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Come vestirsi in viaggio per non sembrare una turista (FOTO)

I viaggi sono le esperienze più formative che esistano, ci permettono di conoscere nuovi luoghi, posti, usanze, lingue senza mai perdere l’appartenenza alla nostra.
Sono un accumulo di belle giornate passate a camminare per le strade, a mangiare quel tale cibo mai visto prima, a sorseggiare il caffè tipico del posto, a scattare foto in ogni dove e a raccogliere quei pezzi di ricordi che avremo per sempre.
Un viaggio arricchisce sia il proprio bagaglio culturale che la propria persona in maniera implicita, trapassa piano ogni aspetto che credevamo immobile sottoponendolo a cambiamenti, ridandogli la sua mobilità e la sua freschezza.

Ma, dopo aver organizzato l’iter del viaggio e acquistato i voli, non rimane che preoccuparsi di un singolo ma complicatissimo aspetto: la valigia.
Fare la valigia non è mai stato semplice, si propongono due o tre abbinamenti ben posati sul letto per poi riporli in valigia così, già pronti all’uso.
Come le mamme ci hanno sempre insegnato, per viaggiare è opportuno vestirsi a “cipolla“, ovvero ricoprirsi di strati diversi in modo da aggiungere o togliere in caso di freddo o caldo, per cui ci si vestirà con un jeans o un pantalone comodo, una maglietta a maniche corte, una felpa o giacca e una maglietta a maniche lunghe di riserva.
Per non parlare delle scarpe che devono possedere una sola, unica e imprescindibile caratteristica, cioè devono essere comode.

Questo metodo è sicuramente il più opportuno per weekend veloci, che richiedono un solo bagaglio a mano e non permettono di portar con sé le trecentomila paia di scarpe che possediamo nell’armadio.
Al contrario, invece, se si ha tempo necessario e se ci si può portare con sé più valigie, non serve vestirsi in questo modo monotono e privo di personalità, si potrà quindi essere delle turiste senza esserlo davvero.

I turisti si riconoscono subito soprattutto se indossano quei calzini bianchi e le infradito o i bermuda a dicembre, o se posseggono strani cappelli di rafia in città e girovagano con delle cartine sgualcite.
Fenomeni da baraccone, insomma, ai quali non vogliamo associarci affatto e dei quali ridiamo anche a crepapelle fino a pensare che non ci si concerà mai e poi mai così.

Ecco qualche piccolo accorgimento, allora, per fare le turiste ma senza sembrare tali.

Come primo aspetto, è opportuno ricordare che se si deve camminare molto, è necessario possedere un abbigliamento comodo che non vuol dire per forza non curato o trascurato.
Per cui, jeans al mattino e al pomeriggio, preferibilmente boyfriend perché larghi e leggeri, perfetti per un viaggio in estate.

Quindi, da ricordare: la comodità.

fonte foto: www.glamourmagazine.co.uk
fonte foto: www.ireneccloset.com

Seconda cosa da ricordare: il colore.

Anche se, come si dice, i colori scuri attirano il sole e i chiari li scacciano, è una regola che vale poco se si vuol essere decenti anche in viaggio.
Sbizzarritevi con i colori, dal giallo al fucsia, al verde, al blu oceano, al celeste, al rosa cipria e così via perché quando scatterete le vostre foto appositamente per aggiornare il profilo facebook, vi rivedrete raggianti e colorate, in perfetta sintonia con il paesaggio.
Consigliate le bluse morbide dalle maniche lunghe con bottoncini ai polsi in modo da essere accorciate a seconda della preferenza.

fonte foto: www.10elol.it
fonte foto: www.promod.it
fonte foto: www.10elol.it

Terzo accorgimento: il trench.

In caso di freddo non previsto, sarà opportuno portare con sé una giacca a vento, un trench è perfetto per questa stagione e per l’estate.
Preferibilmente lungo e non lucido, il trench saprà donarvi la giusta copertura dal freddo con stile.
Quindi, opteremo per Jeans boyfriend, una blusa color cipria o beige e un trench nelle stesse tonalità. Per spezzare l’abbigliamento si potrà optare per un trench blu o marrone da accordare o con le scarpe o con la borsa.

fonte foto: staibenissimo.com
Fonte foto: dazzling-wwwdazzling.blogspot.com

Quarto step: le scarpe.

Per quanto riguarda le scarpe, il modello Oxford sarà sicuramente il più giusto con questo outfit un po’ vintage eppure non troppo comodo essendo questo modello molto rigido e poco malleabile.
Fanno capolino qui le slip on o le sneakers, consigliate nella stessa tonalità di colore del trench o della borsa.
Preferibili a tinta unita per non cozzare troppo con l’outfit semplice ma ricercato.

fonte foto: moda.pourfemme.it
fonte foto: www.zara.com

Da ricordare: la borsa.

Infine, per completare l’outfit da viaggio, ricorriamo alla borsa che deve essere abbastanza grande da contenere il necessario, quindi: no alle clutch o pochette, sì a borse a barca e maxi bag.
La borsa deve possedere o la tracolla o manici abbastanza larghi da poterla portare su una spalla, assolutamente vietate le borse enormi da mare.

fonte foto: www.deluxeblog.it
fonte foto: liberacommesso.wordpress.com

Per quanto riguarda la sera e la notte in città, le lunghe passeggiate nel centro e la cena nel ristorante più conosciuto, l’abbigliamento ricadrà su un abito scuro ma corto fin sopra al ginocchio e a maniche lunghe e stivali dallo stesso colore.
Per completare, si indosserà il trench che si è usato la mattina o una giacca lunga e la borsa.
Oppure, se c’è troppo caldo, una gonna a ruota ampia anni ’50, le slip on già utilizzate la mattina, crop top con bordi in pizzo e trench in caso di vento.
Se si è coraggiose, possono essere utilizzati anche i tacchi, preferibili zeppe oppure stiletti dal tacco basso per poterci camminare senza troppo fastidio.

fonte foto: www.breakfastatkaty.com
fonte foto: www.consiglixprincipianti.i
fonte foto: www.amicadistile.i
fonte foto: laurelconnie.wordpress.com

Per quanto riguarda gli accessori non ci sono regole: occhiali da sole, orologi, bracciali, orecchini, collane e anelli sono i benvenuti.
Manca solo un sorriso, una posa non troppo rigida e il flash del tuo iphone: postcard from fashion trip.

Marta Bandini

Sono nata a Roma nel 1987 e da sempre ho una passione per la creatività, espressa liberamente nell'arte e nella moda. Dopo essermi diplomata ad un Istituto d'Arte, con specializzazione in Grafica Pubblicitaria, ho proseguito gli studi universitari intraprendendo il percorso di Storia dell'Arte Contemporanea, concluso nel 2010 con la tesi di Laurea sulla disputa sull'originalità o meno delle “Vere False Teste di Modigliani” e con esso l'affronto da parte dei giovani ai più grandi storici dell'arte dei miei tempi. Cosa rende “artista”, “famoso” o “unico” un quadro, un'opera d'arte, una canzone o un abito? Non esiste nessun riconoscimento se i primi a crederci non siamo noi stessi. E su questa riflessione che iniziò nel 2012 il progetto www.blogdimoda.com. Nato per dare voce a giovani artisti emergenti, piccoli brand che cercano di farsi strada nel difficile mondo della moda, negozianti che cercando di far conoscere i propri prodotti nel network del web.

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