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Giorgio Armani: «Non voglio più essere l’ultimo» (FOTO)

Pochi giri di parole, così Giorgio Armani inveisce: “Non voglio più sfilare per ultimo a chiudere i calendari della fashion week.”
Lo stilista da troppe stagioni tiene alta la bandiera di Milano Moda Uomo accettando di chiudere lui la kermesse, per tenere alto l’interesse anche durante gli ultimi giorni della settimana della moda.
Ora però, per Re Giorgio è troppo e si scaglia contro il sistema della Camera della Moda, tutti i marchi fanno parte di un grande ed unico gruppo, dovrebbe quindi esserci alternanza. Armani ritiene che ogni grande maison a rotazione dovrebbe fare il sacrificio di chiudere la fashion week milanese.

http://www.mam-e.it/moda/la-collezione-giorgio-armani-primavera-estate-2017/

Il re della moda italiana compie ormai 82 anni, ma il suo animo rimane agguerrito, non si dà per vinto, infatti vede un grande potenziale nel nostro paese, soprattutto nel capoluogo lombardo.
“ Ci dobbiamo differenziare per la nostra storia, a Milano c’è una creatività al servizio dell’Italia. Servono più idee per mantenere uno stile. Lasciamo agli altri le follie, a Parigi o a New York, e vediamo chi vince. Come ogni anno, mi sono impegnato a chiudere queste sfilate anche se mi auspico che in futuro ci sia più collaborazione tra gli stilisti per fornire un calendario ancora migliore”.
Armani rappresenta l’identità italiana, la sua chiusura è vista ormai come un vero e proprio rituale, è certo che l’ultimo giorno di sfilate non sarà più la stessa cosa senza il grande maestro a mettere i pintini sulle ‘ i ‘.

Marta Bandini

Sono nata a Roma nel 1987 e da sempre ho una passione per la creatività, espressa liberamente nell'arte e nella moda. Dopo essermi diplomata ad un Istituto d'Arte, con specializzazione in Grafica Pubblicitaria, ho proseguito gli studi universitari intraprendendo il percorso di Storia dell'Arte Contemporanea, concluso nel 2010 con la tesi di Laurea sulla disputa sull'originalità o meno delle “Vere False Teste di Modigliani” e con esso l'affronto da parte dei giovani ai più grandi storici dell'arte dei miei tempi. Cosa rende “artista”, “famoso” o “unico” un quadro, un'opera d'arte, una canzone o un abito? Non esiste nessun riconoscimento se i primi a crederci non siamo noi stessi. E su questa riflessione che iniziò nel 2012 il progetto www.blogdimoda.com. Nato per dare voce a giovani artisti emergenti, piccoli brand che cercano di farsi strada nel difficile mondo della moda, negozianti che cercando di far conoscere i propri prodotti nel network del web.

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