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Anna Dello Russo: “Solo le passioni ci portano al nostro obiettivo” (GLAMOURZONE)

Quando penso alla moda come arte d’espressione mi viene in mente Anna Dello Russo, che dell’eccentricità glamour è regina indiscussa. Il fotografo Helmut Newton ci aveva visto lungo quando la considerò una maniaca della moda, perché sì, Anna è proprio una figlia del lusso, una che ha fatto della moda il suo pane quotidiano (senza grassi), una donna che ha sposato questo mondo e il suo lavoro e che considera le sue collaboratrici come delle figlie.
Ma Anna è nata con questa passione. Sin da bambina si divertiva a giocare con le sue amiche a scambiarsi gli abiti delle madri “una volta chiesi ad una mia amica di scambiare un mio paio di jeans con una giacca Versace di sua madre, ero ossessionata dalle griffe. Da ragazzina sognavo di vestire con abiti firmati, non capisco queste nuove generazioni che comprano nei brand low cost” ha detto la Dello Russo in un’intervista.
Dopo la laurea in arte e letteratura, Anna capì che per realizzare il sogno di lavorare nel campo della moda doveva confrontarsi con altre realtà, lasciare la sua Bari di cui amava i negozi vintage e stabilirsi in una città più grande che le avrebbe offerto molte possibilità: Milano. Qui si iscrisse alla Domus Academy ed ebbe come insegnate il grande Gianfranco Ferré. Durante questi anni, Anna si trovò a confrontarsi con ragazzi provenienti da ogni parte del mondo che condividevano la sua stessa passione e ambizione: “la moda è bella perché è internazionale”.

Poi è arrivato il colloquio con Franca Sozzani che ha visto in lei una personalità eccentrica capace di dare un’immagine nuova alla rivista. Così iniziò il suo cammino come redattrice di Vogue per poi spostarsi nel 2000 nel settore Uomo, incarico che ricoprì fino al 2006. Anna, durante gli anni dei suoi studi a Bari, non avrebbe mai immaginato che sarebbe arrivata così in alto o, per meglio dire, dall’altra parte del mondo. Dall’Italia si spostò in Giappone dove tuttora ricopre la carica di consulente creativa per Vogue Giappone. “Sono una nomade. Viaggio in continuazione. Amo il Giappone, amo lo stile asiatico. Nello street style i ragazzi giapponesi riescono a stupire anche me, e ce ne vuole!”.

moodboard.typepad.com

Amante di tutto ciò che è eccentrico, ossessionata dalle scarpe (vanta oltre 4.000 paia di scarpe che tiene esposte in una libreria al posto dei libri), mecenate del buongusto e dello stile secondo la propria personalità, Anna Dello Russo è una vera guru della moda ammirata e idolatrata in tutto il mondo. Oltre ad essere un’icona gay al pari di Madonna e Lady Gaga, Anna è riuscita a farsi apprezzare anche dalla gelida Anna Wintour, che agli eccentrici copricapi sfoggiati dalla Dello Russo preferisce il classico tailleur Chanel. La passione preferita di Anna Dello Russo? Collezionare abiti. “Dopo essere stata fotografata con un abito non lo indosso più e lo archivio”. Una volta ha raccontato di aver rimpicciolito la cucina di casa sua per allargare la cabina armadio, ma nonostante questo non è riuscita ad avere spazio a sufficienza per sistemare i suoi abiti in maniera adeguata, così ha comprato un secondo appartamento che funge unicamente da cabina armadio: “l’appartamento è vicino a casa mia e serve solo per i vestiti. Collezionare abiti è difficile perché hanno bisogno di spazio e di una temperatura adeguata. I vestiti devono stare al freddo”. Per non parlare degli arredi, zerbino firmato Chanel e tende di chiffon Dolce & Gabbana che, a quanto si dice, sono state ricavate dalla stoffa del suo abito da sposa. Insomma, Anna Dello Russo è una vera fashion maniac, spontanea e vera. E a noi piace per questo.

Viviana Guglielmino

Marta Bandini

Sono nata a Roma nel 1987 e da sempre ho una passione per la creatività, espressa liberamente nell'arte e nella moda. Dopo essermi diplomata ad un Istituto d'Arte, con specializzazione in Grafica Pubblicitaria, ho proseguito gli studi universitari intraprendendo il percorso di Storia dell'Arte Contemporanea, concluso nel 2010 con la tesi di Laurea sulla disputa sull'originalità o meno delle “Vere False Teste di Modigliani” e con esso l'affronto da parte dei giovani ai più grandi storici dell'arte dei miei tempi. Cosa rende “artista”, “famoso” o “unico” un quadro, un'opera d'arte, una canzone o un abito? Non esiste nessun riconoscimento se i primi a crederci non siamo noi stessi. E su questa riflessione che iniziò nel 2012 il progetto www.blogdimoda.com. Nato per dare voce a giovani artisti emergenti, piccoli brand che cercano di farsi strada nel difficile mondo della moda, negozianti che cercando di far conoscere i propri prodotti nel network del web.

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