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Camilla Parker Bowless, le spese folli della duchessa di Cornovaglia

Al contrario di Kate Middleton, quando si tratta di shopping, capelli e cura del viso Camilla Parker Bowels non bada a spese.
Proprio qualche giorno fa, durante un evento di commemorazione in cui è stata mostrata una statua dedicata al suo defunto fratello, la duchessa di Cornovaglia, sposa del principe Carlo dal 2005, è apparsa con un nuovo hair look e con molte meno rughe intorno al viso e borse sotto gli occhi.
Sembra proprio che la sessantasettenne stia facendo ricorso ad alcuni trattamenti di bellezza per combattere i segni dell’età senza però badare a spese. Il suo preferito è un trattamento a base di veleno d’ape– che le ha garantito una pelle liscia e setosa- il cui costo complessivo può arrivare a raggiungere le 30 mila sterline. Per quanto riguarda il cambio del look, la Parker Bowless sceglie solo i migliori hair stylist del Regno Unito tra cui il salone del costoso Jo Hansford dove il prezzo per un taglio può arrivare a toccare le 160£. Infatti, tra il nuovo taglio bob long e il nuovo colore di capelli, molto più chiaro del solito, la duchessa ha speso la bellezza di 500£.

Ai brand low cost Camilla preferisce la couture indossando durante le occasioni ufficiali abiti realizzati dai designer Anne Valentine -che ha disegnato e realizzato l’abito per le sue nozze con il principe Carlo-, Bruce Oldfield ed Edina Ronay, che vanno dalle 27.000 alle 30.000 sterline, mentre nel quotidiano preferisce indossare abiti più comodi e meno informali, ma pur sempre di un certo livello. Tra abiti costosi, cure del corpo, lezioni di equitazione per mantenersi in forma e vari visagisti, fashion stylist e hair stylist personali, le vere spese folli di Camilla si riversano sui gioielli di cui gode di una notevole collezione tra cimeli di famiglia e regali da parte del marito.

Marta Bandini

Sono nata a Roma nel 1987 e da sempre ho una passione per la creatività, espressa liberamente nell'arte e nella moda. Dopo essermi diplomata ad un Istituto d'Arte, con specializzazione in Grafica Pubblicitaria, ho proseguito gli studi universitari intraprendendo il percorso di Storia dell'Arte Contemporanea, concluso nel 2010 con la tesi di Laurea sulla disputa sull'originalità o meno delle “Vere False Teste di Modigliani” e con esso l'affronto da parte dei giovani ai più grandi storici dell'arte dei miei tempi. Cosa rende “artista”, “famoso” o “unico” un quadro, un'opera d'arte, una canzone o un abito? Non esiste nessun riconoscimento se i primi a crederci non siamo noi stessi. E su questa riflessione che iniziò nel 2012 il progetto www.blogdimoda.com. Nato per dare voce a giovani artisti emergenti, piccoli brand che cercano di farsi strada nel difficile mondo della moda, negozianti che cercando di far conoscere i propri prodotti nel network del web.

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