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Dal burlesque alle passerelle, il ritorno del bustier (FOTO)

Da ben tre secoli, il bustier si riconferma come capo sensuale dell’abbigliamento femminile.
Nato nei primi dell’Ottocento come capo di lingerie, il bustier viene per lo più ricordato come pezzo immancabile nell’abbigliamento delle ballerine di burlesque, che fecero del sensuale bustino con stecche laterali e reggiseno incorporato la loro arma di seduzione. Poi nel 1990, una trasgressiva Madonna diede di nuovo vita al corpetto indossandone uno firmato Jean Paul Gaultier, di seta con coni nel reggiseno, destinato ad entrare nella storia dei pezzi iconici nel mondo della moda.

Dopo la scelta di Madonna, il bustier passò da semplice capo di lingerie a must have sfoggiato da star e non solo, in particolare dalle donne che vollero mettere in risalto la loro forma a clessidra, entrando così nella cultura popolare. Nel corso degli anni ha avuto diversi revival in versioni più contemporanee, in quanto destinato ad essere indossato sia per occasioni formali come un red carpet e sia nello streetstyle.
Anche nel mondo degli abiti da sposa il bustier è largamente usato e apprezzato, ed è diventato un pezzo caratteristico dello stile di Pnina Tornai, famosa per i suoi wedding dress con bustier trasparenti e gonne vaporose. Ci spostiamo nelle passerelle dove amanti del sensuale bustier sono gli stilisti Dolce & Gabbana, che ogni anno lo ripropongono in chiave rivisitata arricchito da pizzi, barocchi o gioielli preziosi, e il francese Jean Paul Gaultier, il padre dei corsetti stravaganti e fuori dal comune, che ha fatto della sua ossessione per questo capo di lingerie femminile la sua firma.

Dolce & Gabbana bustier
Dolce & Gabbana bustier
Dolce & Gabbana bustier
Madonna e il bustino di Jean Paul Gaultier
Jean Paul Gaultier bustier
Jean Paul Gaultier bustier
Pnina Tornei wedding dress
Marta Bandini

Sono nata a Roma nel 1987 e da sempre ho una passione per la creatività, espressa liberamente nell'arte e nella moda. Dopo essermi diplomata ad un Istituto d'Arte, con specializzazione in Grafica Pubblicitaria, ho proseguito gli studi universitari intraprendendo il percorso di Storia dell'Arte Contemporanea, concluso nel 2010 con la tesi di Laurea sulla disputa sull'originalità o meno delle “Vere False Teste di Modigliani” e con esso l'affronto da parte dei giovani ai più grandi storici dell'arte dei miei tempi. Cosa rende “artista”, “famoso” o “unico” un quadro, un'opera d'arte, una canzone o un abito? Non esiste nessun riconoscimento se i primi a crederci non siamo noi stessi. E su questa riflessione che iniziò nel 2012 il progetto www.blogdimoda.com. Nato per dare voce a giovani artisti emergenti, piccoli brand che cercano di farsi strada nel difficile mondo della moda, negozianti che cercando di far conoscere i propri prodotti nel network del web.

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