Il profumo Chanel Nº5 venne lanciato nel 1921, proprio dalla stilista Coco e venne commissionato dal chimico Ernest Beaux. Fu la prima fragranza artificiale e moderna, definita astratta, in quanto non vi predominava un’essenza naturale, ma una base chimica. Diana Vreeland nella sua autobiografia racconta che il nome del profumo è stato puramente casuale. Mademoiselle Chanel non sapeva infatti come chiamarlo e a rue Cambon erano arrivate tante essenze da scegliere. Così Coco chiamò uno dei suoi amici aristocratici russi e gli chiese: “Aiutami a scegliere, ci sono dieci fazzoletti, versa una goccia di campioni di profumo su ogni fazzoletto e quando l’alcol è evaporato fammelo sapere.” Così Coco prese a turno ogni fazzoletto. Il primo: “C’est impossible!”. Il secondo:”Orrible!”. Il terzo:”Pas encore.” Il quarto:”Non.” Il quinto:”Ça va ça va!”.
Si pensa, inoltre, che abbia scelto il numero 5 perché costantemente ripetuto nel pavimento dell’orfanotrofio in cui ha vissuto da piccola.
Coco venne definita un’imprenditrice, perché fu la prima a capire la miscela giusta dell’essenza di un profumo e ad usare materie pregiate. Era ammaliata dalle fragranze floreali ma allo stesso tempo voleva una donna che profumasse di donna e non di fiore. Affermava: “Una donna profumata male non ha futuro.”
La componente principale del profumo è costituita dalle aldeidi, ossia composti di atomi di carbonio, idrogeno ed ossigeno, definite sintetiche perché vengono trattate in laboratorio. Si trovano nelle note di testa, insieme a bergamotto, limone, neroli. Nelle note di cuore ci sono invece gelsomino, rosa, mughetto ed iris, infine nelle note di fondo vetiver, sandalo, vaniglia ed ambra.
Per pubblicizzare questo profumo scelse i volti giusti, tanto da concentrasi di più sulla donna che lo indossa che sul profumo stesso. Ricordiamo: Marilyn Monroe, la quale confessò che andava a letto solo con due gocce del profumo, Nicole Kidman, Brad Pitt, Gisele Bündchen e tantissimi altri. Gisele ha fatto l’ultima pubblicità per il profumo nel 2014.
Chanel Nº 5 è rimasto un profumo simbolo, che nonostante la sua età è super richiesto dalle donne. Soddisfa i bisogni primari di una donna, un profumo che esprime eleganza, potenza, ma allo stesso tempo anche la fragilità della donna.
Il packaging è molto semplice e raffinato. Una bottiglia di cristallo dal taglio minimale, dal tappo tagliato come uno smeraldo e con un’etichetta bianca e nera. Dal 1959 è esposto al Museo di Arte Moderna di New York.
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