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Levi’s, in arrivo i jeans che avvertono se stai ingrassando

L’evoluzione della tecnologia non ha limiti, ma quando questa incrocia il mondo della tessitura bisogna aspettarsi cose davvero sorprendenti. Così è successo tra Google e Levi’s, e dall’incontro di questi due grandi colossi è nato il “Project Jacquard” con lo scopo di aiutare le persone a mantenere il proprio peso forma. Il progetto ruota intorno all’invenzione di un jeans intelligente munito di sensori che, collegati direttamente al proprio smartphone, avvertono a chi li indossa se sta ingrassando o meno. I sensori verranno intrecciati direttamente durante la realizzazione dell’indumento e saranno così sottili da non farli sentire a chi indossa il jeans.

Secondo quanto dichiarato da Grant Hughesm -fondatore della software house FocusMotion- i jeans “potranno avvertire di eventuali aumenti di peso e raccomandare un po’ di esercizio fisico o suggerire una promozione in corso presso una palestra, aiutando le persone a mantenere uno stile di vita sano” e il tutto verrà trasmesso dai sensori all’interno dell’indumento allo smartphone.
Non si hanno maggiori informazioni riguardo al lancio del jeans intelligente, ma Paul Dillinger -vice presidente del settore innovazione di Levi’s- ha dichiarato al WWD che per il momento “non si tratta di un lancio, ma di una piattaforma di produzione. Sarà un’opportunità per sviluppare nuove forme e applicazioni a cui non abbiamo ancora pensato. Il potenziale è dato dal fatto che gli input provengono dai gesti: incrociare le gambe, colpire qualcosa, sollevare dei pesi”.

Attendiamo dunque notizie in merito a questo nuovo progetto che aiuterà molte persone a mantenere il peso forma ideale o che, al contrario, manderà in crisi i fanatici della perfetta forma fisica.

Marta Bandini

Sono nata a Roma nel 1987 e da sempre ho una passione per la creatività, espressa liberamente nell'arte e nella moda. Dopo essermi diplomata ad un Istituto d'Arte, con specializzazione in Grafica Pubblicitaria, ho proseguito gli studi universitari intraprendendo il percorso di Storia dell'Arte Contemporanea, concluso nel 2010 con la tesi di Laurea sulla disputa sull'originalità o meno delle “Vere False Teste di Modigliani” e con esso l'affronto da parte dei giovani ai più grandi storici dell'arte dei miei tempi. Cosa rende “artista”, “famoso” o “unico” un quadro, un'opera d'arte, una canzone o un abito? Non esiste nessun riconoscimento se i primi a crederci non siamo noi stessi. E su questa riflessione che iniziò nel 2012 il progetto www.blogdimoda.com. Nato per dare voce a giovani artisti emergenti, piccoli brand che cercano di farsi strada nel difficile mondo della moda, negozianti che cercando di far conoscere i propri prodotti nel network del web.

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