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Madonna e il suo Rebel Heart

Madonna non è solo musica, ma è l’icona pop di tutti i tempi, l’artista donna che ha venduto di più al mondo, fonte di ispirazione per vecchie e nuove generazioni di artisti e non solo. Lady Ciccone è un’artista poliedrica che ha dettato mode e stile musicale, amante dell’arte, regista, attrice, esteta di se stessa, sempre anticonformista e paladina dei diritti di chi non poteva far sentire la propria voce, Madonna è questo e moltissimo altro.

Madonna ha conquistato la copertina del nuovo numero di Vanity Fair Italia, per un’intervista esclusiva, in cui senza censure parla di femminismo e diritti, maternità e discriminazioni, peccato solo per la foto di Terry Richardson riciclata da un numero del 2013 di Harper’s Bazaar. La cantante di origini italiane ha rilasciato un’intervista che ormai impazza sul web, andata in onda domenica sera a Fabio Fabio, nel programma “Che tempo che fa“, in cui ha zittito il presentatore e si è comportata da diva capricciosa.

Su Vanity Fair si è definita “una survivalist, una professionista della sopravvivenza: se sei un’artista c’è sempre una punizione per quello che fai“, e al magazine italiano, ha ribadito che non ama chi le indica la via sull’opportunità o meno di fare cose o frequentare gente all’età di 56 anni, ricordando che non esiste un manuale che dica come comportarsi a una certa età e che non corrono particolari differenze tra l’ageism, il razzismo o l’omofobia.

L’album sarà disponibile da oggi in Italia in cinque versioni: standard (comprendente 14 tracce), deluxe (che ne contiene 19), limitata super deluxe, in vinile (dal 31 marzo) e in un’edizione speciale in esclusiva negli store Media World. Rebel Heart è un album prevalentemente introspettivo, in cui la cantante ha analizzato anche la sua “ossessiva autostima“. Anche il titolo letteralmente “Cuore Ribelle“, si riferisce alle due sfumature caratteriali di Miss Ciccone: una anticonformista e l’altra romantica. Il nuovo album contiene collaborazioni che vanno da Nicki Minaj, Kanye West, Nas, Chance the Rapper fino ad arrivare a Mike Tyson ed è stato registrato tra New York, Los Angeles e Londra.

Sempre sulla ribalta come cantante e personaggio, non senza qualche caduta, non solo metaforica, come quella ai Brit Awards, Madonna ha anche raccontato la sua attitudine di madre desiderosa di trasmettere ai figli il suo sentire ribelle attraverso l’esempio di guerriera e paladina dei diritti che non molla. E poi sesso e religione, intesi anche come mondi di continua esplorazione artistica e il diritto alla provocazione, da salvaguardare contro ogni rigurgito di intolleranza.

Alcune curiosità fashion sul video del primo singolo estratto dall’album, Living for love, in cui Lady Ciccone si è trasformata in una vera e propria matador. Il bolero-matador con intarsi oro, esibito nel video Living for love, sembra trafugato dal guardaroba di Take a Bow (1994) dove, in quel caso, era Madonna ad essere domata da un avvenente torero. La collezione di bolero-matador indossati nel video è opera dello stilista libanese Shady Zeineldine, che ammette di essersi ispirato alle recenti sfilate di Dior e Givenchy, mentre lo stilista Riccardo Tisci ha creato le maschere di cristallo e forgiato le preziose corna dei minotauri danzanti.

La diva ha inoltre incaricato il fidato costumista B. Åkerlund di commissionare a Verena Dietzel, titolare della V-Couture, i corsetti-vittoriani sfoggiati in Living for love e nei live. La stilista tedesca è riuscita a confezionare il primo bustier in sole 48 ore. Tal efficienza è stata premiata dalla star con la nomina nel suo entourage sartoriale.

Madonna ha giocato molto con la sua sensualità e il look in tutti questi anni, lanciando continue provocazioni, e lasciando al suo passaggio una scia di scandali, tanto da portare star a tentare di imitarla, seguendo il suo modello, senza eguagliarne il carisma e il successo. La propensione al divismo era innata, anche se ultimamente era scemata, ma Lady Ciccone continua sempre a far parlare di sé nel bene e nel male.

Marta Bandini

Sono nata a Roma nel 1987 e da sempre ho una passione per la creatività, espressa liberamente nell'arte e nella moda. Dopo essermi diplomata ad un Istituto d'Arte, con specializzazione in Grafica Pubblicitaria, ho proseguito gli studi universitari intraprendendo il percorso di Storia dell'Arte Contemporanea, concluso nel 2010 con la tesi di Laurea sulla disputa sull'originalità o meno delle “Vere False Teste di Modigliani” e con esso l'affronto da parte dei giovani ai più grandi storici dell'arte dei miei tempi. Cosa rende “artista”, “famoso” o “unico” un quadro, un'opera d'arte, una canzone o un abito? Non esiste nessun riconoscimento se i primi a crederci non siamo noi stessi. E su questa riflessione che iniziò nel 2012 il progetto www.blogdimoda.com. Nato per dare voce a giovani artisti emergenti, piccoli brand che cercano di farsi strada nel difficile mondo della moda, negozianti che cercando di far conoscere i propri prodotti nel network del web.

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