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Malesia, Mamapride lancia i mutandoni da parto (FOTO)

La catena online malese Mamapride lancia i mutandoni per coprire le parti intime della donna durante il parto. I pantaloni Mamapride assomigliano ad una comoda e leggera tuta e hanno la funzionalità di minimizzare le parti intime durante il parto ad eccezione del cavallo per consentire al meglio la fuoriuscita del bambino, preservando “la dignità” delle donne.

L’azienda ha dichiarato al quotidiano britannico Daily Mail, nel lancio del prodotto, che “oggi la maggior parte delle donne malesi partorisce in pareo, mentre questo tipo di indumento può aiutare le donne a non vedere violato il proprio pudore”.

Gran parte delle donne malesi partorisce in sarong (pareo) e molte di queste si sentono a disagio con un medico di sesso maschile in sala parto che sta lì a guardarle. Il corpo femminile, quando viene coperto, assume fondamentale importanza per l’Islam, tuttavia il momento del parto costringe ogni futura mamma a violare leggermente le regole imposte dalla propria religione. Mamapride, a tal proposito, è stato risolutivo andando loro incontro: “Siamo fornitori di soluzioni nella speranza che ciò possa risolvere al meglio la questione dinanzi ad un medico di sesso maschile..” ha dichiarato l’azienda.(ndr) Ottima pensata in quanto adesso la donna potà vivere quel momento in assoluta tranquillità senza badare a chi le sta intorno.

I pantaloni sono attualmente in vendita online in tre dimensioni, grande/XL/XXL, e colorazioni, bordeaux/verde/azzurro polvere, al prezzo di 20 sterline, circa 28 euro. Presto saranno disponibili anche nelle farmacie malesi.

Ecco un modello di mutandoni da parto firmato Mamapride

credit photo: herfamily.ie
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Marta Bandini

Sono nata a Roma nel 1987 e da sempre ho una passione per la creatività, espressa liberamente nell'arte e nella moda. Dopo essermi diplomata ad un Istituto d'Arte, con specializzazione in Grafica Pubblicitaria, ho proseguito gli studi universitari intraprendendo il percorso di Storia dell'Arte Contemporanea, concluso nel 2010 con la tesi di Laurea sulla disputa sull'originalità o meno delle “Vere False Teste di Modigliani” e con esso l'affronto da parte dei giovani ai più grandi storici dell'arte dei miei tempi. Cosa rende “artista”, “famoso” o “unico” un quadro, un'opera d'arte, una canzone o un abito? Non esiste nessun riconoscimento se i primi a crederci non siamo noi stessi. E su questa riflessione che iniziò nel 2012 il progetto www.blogdimoda.com. Nato per dare voce a giovani artisti emergenti, piccoli brand che cercano di farsi strada nel difficile mondo della moda, negozianti che cercando di far conoscere i propri prodotti nel network del web.

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