Sanremo 2016: Michielin e Fornaciari, due stili a confronto (FOTO)

La giovanissima promessa della canzone italiana Francesca Michielin ha avuto davvero tutti gli occhi su di sé. In tutti i sensi. La ragazza 20enne che ha raggiunto il successo con la vittoria della quinta edizione di XFactor, cavalca nuovamente il palcoscenico del festival della musica italiana.
In questa terza puntata dedicata alle cover, la Michielin ha cantato “Il mio canto libero” del grande Lucio Battisti, e proprio come durante la seconda puntata, la giovane cantante ha indossato una jumpsuit di Au jour le jour. Semplice, elegante e abbastanza sobria, total black, con inserti luminosi con degli occhi che ornano il capo lungo la spalla destra e nel pantalone a palazzo indossato dalla cantante.
Le jumpsuit sembrano essere il punto forte di questa edizione della kermesse canterina, la indossa anche Noemi in total black.
Standing ovation per lei.

Semplice, la Michielin piace proprio a tutti: Enzo Miccio l’ha definita delicata.

Irene Fornaciari, elogiatissima da Enzo Miccio nella seconda serata del Festival della canzone italiana, ha cantato “Se perdo anche te”.
La cantante è stata definita ieri come la miglior vestita, la regina del buongusto.
Nella terza serata ha presentato acconciatura con riga al centro e capelli mossi, abito composto da giacca e pantalone total black e maglioncino girocollo, comodo, elegante.
Abbandonato l’hippie style, Irene si è diretta verso uno stile minimale, semplice, probabilmente anche troppo per Sanremo.

Due stili a confronto:
da un lato l’immagine della purezza, della giovinezza. Una voce angelica quella di Francesca Michielin che si esprime anche attraverso i suoi outfit, uno stile tra il moderno e il vintage che non manca di stupire, dall’altro uno stile androgino, quello di Irene Fornaciari, che abbandona finalmente il look suadente e disinibito dell’indie e dell’hippie per rifarsi in uno stile deciso, tradizionale, senza osare mai, uno stile che lascia il segno.

Il loro punto in comune, oltre al total black, è decisamente la semplicità.