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Wearable technology: la tecnologia che si indossa (FOTO)

In un mondo che sarà sempre più dominato da smart watch, sensori Gps e computer tascabili, anche la moda cerca di adattarsi ai tempi. La cosiddetta “wearable technology”, che tradotto letteralmente significa tecnologia vestibile, non è più fantascienza, ma è un settore in crescita rapidissima che è già una realtà ormai tangibile.

Molto più diffusa di quanto si possa pensare la tecnologia vestibile permette di utilizzare Internet, di ascoltare musica o di utilizzare le app proprio attraverso gli abiti, in modo da non dover necessariamente tenere il cellulare tra le mani mentre si fa attività fisica o magari mentre si cammina in strada.
Tutto ciò è reso possibile dalla felpa iPod meglio conosciuta come Smart Hoodie, che permette di ascoltare musica e di rispondere alle telefonate attraverso degli speakers integrati posizionati nel cappuccio.
Oppure, il guanto telefono Hi-Fun che ha risolto il problema di rinunciare, magari per il freddo, ad usare il nostro smartphone.
Un altro prodotto andato a ruba negli ultimi mesi è la cuffia di lana con speakers e microfono integrati, che ha permesso di rispondere alle telefonate e di ascoltare musica senza dover togliere il cappello.

Troviamo anche la prima scarpa smart, presentata al più importante salone dell’innovazione di consumo al mondo, il CES (Consumer Electronic Show) con il nome di Altra Running.
Questa scarpa sarà in grado di connettersi a uno Smart watch e fornire in tempo reale dati e informazioni relative alla corsa.
La tecnologia indossabile sta diventando l’oggetto del desiderio non solo degli appassionati di accessori hi-tech, ma anche delle star come Cristina Chiabotto, Selvaggia Lucarelli e tanti altri che, come loro, non si lasciano mai sfuggire le news dal mondo della moda e per dimostrarlo non possono che condividere sui social le loro foto mentre indossano un accessorio all’ultimo grido.

Molti storceranno il naso, non tutti avranno bisogno di così tante informazioni in tempo reale, ma ormai la tecnologia fa sempre più parte di moda e arte.

Marta Bandini

Sono nata a Roma nel 1987 e da sempre ho una passione per la creatività, espressa liberamente nell'arte e nella moda. Dopo essermi diplomata ad un Istituto d'Arte, con specializzazione in Grafica Pubblicitaria, ho proseguito gli studi universitari intraprendendo il percorso di Storia dell'Arte Contemporanea, concluso nel 2010 con la tesi di Laurea sulla disputa sull'originalità o meno delle “Vere False Teste di Modigliani” e con esso l'affronto da parte dei giovani ai più grandi storici dell'arte dei miei tempi. Cosa rende “artista”, “famoso” o “unico” un quadro, un'opera d'arte, una canzone o un abito? Non esiste nessun riconoscimento se i primi a crederci non siamo noi stessi. E su questa riflessione che iniziò nel 2012 il progetto www.blogdimoda.com. Nato per dare voce a giovani artisti emergenti, piccoli brand che cercano di farsi strada nel difficile mondo della moda, negozianti che cercando di far conoscere i propri prodotti nel network del web.

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