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Dsquared2 e le sue borse ispirate a Twin Peaks (VIDEO)

Trash è il primo aggettivo che viene in mente guardando il nuovo fashion film di Dsquared2. Un video di presentazione delle nuove borse della maison per la stagione primavera/estate 2015 che vede come videomaker il famoso italiano Senio Zapruder. Un’idea brillante che trae ispirazione dalla famosa serie tv Twin Peaks, che come annunciato dal regista David Lynch su Twitter “il sequel non si farà“.

Fan che si strappano i capelli dalla disperazione, consci che (almeno per ora) non sapranno mai come andrà a finire, tormentati dalla solita domanda: “Chi ha ucciso Laura Palmer?”. Ma meno male che a salvarci c’è la moda, che strappando un sorriso al fashion world, riesce a vedere il bicchiere mezzo pieno anche nella tormenta più devastante. Ecco quindi che Dsquared2 ha pensato bene di presentare le sue nuove it bag in un cortometraggio alla American Horror Story.

Una donna ossessionata dalle borse, disposta ad ammazzare per questi piccoli capolavori artigianali, il cui viso è nascosto da una maschera fatta con la pelle dei modelli tanto agognati. Questa è l’idea di fondo raccontata dal grandissimo Senio Zapruder, che confessa l’anima del video creato. “Partendo dall’ispirazione di Twin Peaks, Dsquared2 mi ha chiesto di sviluppare una storia a mio piacere. Così ho continuato, ispirandomi a Il silenzio degli innocenti. Volevo creare un personaggio femminile ossessionato dalle borse tanto da diventare una serial killer. Amo da sempre il personaggio di Buffalo Bill: quale occasione migliore per usare la pelle delle borse e farci una maschera?!”

Ottimi materiali, forme classiche e lo stile di Dsquared2 per una linea di borse già destinate a entrare nei cuori di tutte noi: speriamo solo che nessuna diventi una serial killer.

Marta Bandini

Sono nata a Roma nel 1987 e da sempre ho una passione per la creatività, espressa liberamente nell'arte e nella moda. Dopo essermi diplomata ad un Istituto d'Arte, con specializzazione in Grafica Pubblicitaria, ho proseguito gli studi universitari intraprendendo il percorso di Storia dell'Arte Contemporanea, concluso nel 2010 con la tesi di Laurea sulla disputa sull'originalità o meno delle “Vere False Teste di Modigliani” e con esso l'affronto da parte dei giovani ai più grandi storici dell'arte dei miei tempi. Cosa rende “artista”, “famoso” o “unico” un quadro, un'opera d'arte, una canzone o un abito? Non esiste nessun riconoscimento se i primi a crederci non siamo noi stessi. E su questa riflessione che iniziò nel 2012 il progetto www.blogdimoda.com. Nato per dare voce a giovani artisti emergenti, piccoli brand che cercano di farsi strada nel difficile mondo della moda, negozianti che cercando di far conoscere i propri prodotti nel network del web.

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