La nascita ufficiale del bikini risale all’immediato dopo guerra, nel 1946, data in cui il sarto francese Luis Réard fece indossare il due pezzi a Micheline Bernardini. La modella e spogliarellista, dopo aver sfilato presso il Piscine Molitor, ricevette più di 50 mila lettere di fan. Il francese si era inspirato ad un modello disegnato nel 1932 da Jacques Heim e denominato Atome, che però non decollò mai.

In realtà l’origine del bikini è ben più antica: già nell’antica Grecia, il due pezzi era diffuso tra le donne, così come si può desumere dai dipinti e dalle raffigurazioni dell’epoca.

Il nome bikini a quello di un atollo, situato nelle isole Marshall, dove venivano condotti esperimenti atomici dall’esercito degli Stati Uniti. L’invenzione di Réard avrebbe avuto sulla società lo stesso effetto della bomba atomica, poiché considerato un capo capace di rivoluzionare il mondo della moda.

C’è da dire però che il bikini fu vietato alle fino agli anni ’50. I controlli sulle spiagge da parte della polizia erano frequenti e le donne che indossavano bikini erano soggette a sanzione. All’epoca il bikini era vietato anche alle partecipanti al concorso di bellezza per aggiudicarsi la corona di Miss Mondo. La moda del bikini iniziò a diffondersi solamente quando il rivoluzionario costume da bagno fu indossato da Brigitte Bardot nel film Manina, ragazza senza veli del 1952 e in E Dio creò la donna del 1956.

La scena in bikini più famosa del cinema è e resterà quella che ritrae Ursula Andress in bikini bianco nel film Agente 007 – Licenza di uccidere. Il famoso bikini della bond girl fu poi venduto all’asta per 57,992 euro.

ursula andress in 007

La nascita del tanga

Dalle illustri case di moda alle più varie catene di abbigliamento, tutti (o quasi) si sono cimentati nella creazione e commercializzazione di costumi da bagno. Così il capo da spiaggia per eccellenza ha subito durante gli anni una lunga evoluzione, cambiando forme, tagli e tessuti. La versione più minimale è senza dubbio il tanga. Fu un italo-americana ad indossarlo la prima volta sulla spiaggia di Ipanema a Rio de Janeiro, Rose de Primo. Per farsi notare ad un festa in spiaggia, alla donna venne l’idea di modificare lo slip del proprio bikini, inventando così il tanga.