Gianluca Vacchi è il consigliere d’amministrazione di Ima, un imprenditore, un opinion leader, dandy e playboy, ma in realtà lui si sente un creativo. Un artista che ringrazia la genetica per aver distribuito sapientemente il Dna in casa così da consentirgli di fare ciò che ama di più lasciando la gestione della multinazionale di famiglia al cugino.
Nato a Bologna sotto il segno del leone, lascia in fondo che il suo aspetto parli per lui, infatti, a guardarlo così, più che un dirigente d’azienda e imprenditore può sembrare un magnate russo.
Non ama gli ossimori, ma a un primo sguardo può apparire una persona superficiale e piena di sé, che approfitta del suo stato sociale per far vedere agli altri ciò che non potranno, o quasi, mai permettersi.
Invece è una persona di spessore, che bada sì alle apparenze ma soprattutto alla sostanza, infatti si dedica spesso a cause umanitarie sfruttando la sua popolarità, come quando ha dormito in via Montenapoleone, mandando un messaggio, forte e chiaro: Qui la gente viene a fare shopping, io ci dormo, denunciando il fatto che a 50 metri dalla via del lusso milanese ci sono i barboni che dormono per strada, c’è sempre un messaggio in quello che fa, che va al di là del divertimento personale.

Nonostante abbia superato i quaranta, si presenta con un corpo scolpito da due ore di sport al giorno (da far invidia a un ventenne) e quasi interamente ricoperto di tatuaggi, i quali secondo lui rappresentano qualcosa che soffri, non che fai.
I suoi raccontano volti, nomi e luoghi della sua vita, persone care che ha perso, come il padre e la zia, o la Sardegna, il luogo della sua serenità.
Lì, nella sua casa di Porto Cervo, ha ospitato per un mese le star di Hollywood Zac Efron e Michelle Rodriguez, confermando il suo feeling con il jet set, non solo quello italiano.

Maestro di stile ed eleganza, si è inventato il pigiama da sera, un cross-over tra vestaglia da notte e abito elegante che lui stesso indossa spesso per uscire, portando avanti l’idea che anche da soli bisogna essere eleganti, anche all’interno della coppia, dove per lui l’abbattimento delle barriere dell’intimità è la morte della sensualità.
Lo chiamano il dandy, definizione che gli piace molto nella misura in cui corrisponde al criterio di coerenza, dove non basta indossare una giacca frivola, bisogna essere anticonformisti e non ortodossi proprio come la figura richiede.
Per lui un vero dandy potrebbe essere Oscar Giannino, figura lontana dai nuovi Fashion Blogger che dettano stili e tendenze oggi, che magari sono solo delle belle facce, vestiti e messi a tavolino da stilisti e maison competenti.
Essere davvero liberi nell’esprimersi per Gianluca è tanto più difficile quanti più sono i vincoli sociali a cui si è sottoposti: il suo look è esclusivamente curato da lui, senza nessuna influenza o ispirazione da maison o dettatori di look.

A tal proposito il suo stile ha ispirato Yuri Scarpellini, fondatore del marchio Happiness che ha detto di lui: C’era una linea sottile che ci univa nel modo di vivere, nell’età, nella passione per i tatuaggi e lo sport, così mi sono messo a cercarlo, era poi arrivato per noi il momento di crescere quindi gli ho mandato una mail con un video di presentazione, volevo andare oltre la banalità della lettera scritta.
Nel video Vacchi si trasformava in un teschio per una maglia vintage con sotto scritto Ti voglio conoscere, a quanto pare pochi minuti dopo l’invio, Scarpellini è stato contattato dall’imprenditore bolognese, con il quale si è incontrato a Bologna e da lì è nato un feeling serio, una collaborazione lavorativa proponendo un lifestyle felice, giovane, senza alcool e droghe.

Official Instagram GV
Official Instagram GV

Attivissimo sui social network, da un anno e mezzo a questa parte si è reso conto di essere fortemente interessato al mondo dei giovani, anche se differenti per convenzioni di dialogo, è entrato così in questo folle universo virtuale, anche perché, qualsiasi cosa una persona faccia non può prescindere dalla conoscenza delle nuove generazioni.
Oggi conta più di centocinquanta mila seguaci su Instagram e più o meno altrettanti followers su Facebook.

Così amato perché genuino, senza alcuna maschera, solare e con un filo di trasparenza, in un Paese come l’Italia, dove quest’ultima (la trasparenza) non si da più così per scontata.
Uno spirito che si trova molto vicino ai giovani, che lo definiscono un po’ un eterno Peter Pan, cerca di diffondere un certo tipo di approccio alla vita, famoso infatti il suo motto alla fine di ogni video e tatuato anche sulle dita della sua mano: enjoy.

Official Instagram GV
Official Instagram GV

Vacchi è sicuramente una figura trasversale, che ha avuto un certo successo nel suo lavoro, anche se manager è l’ultima parola che userebbe per definirsi, nonostante questo non si vergogna di essere quello che è, di andare in giro con le mani tatuate o in pigiama perché, soprattutto oggi, bisogna andare oltre le apparenze.