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Paris Haute Couture: il fascino del passato portato in passerella da Chanel (FOTO)

Tra innovazione e tradizione, la collezione Haute Couture pensata da Karl Lagerfeld per Chanel è un chiaro richiamo al passato attraverso gli elementi che hanno fatto la storia della maison, arrivando addirittura a portare in passerella capi e dettagli appartenuti ad epoche ben più remote.

Ed è così che il kaiser della moda ha pensato ad elementi dal sapore medievale, come le maniche pompose, le decorazioni gioiello e le mantelle, e capi dallo stile semplice e lineare che ci fanno tornare agli anni ’30 del ‘900, come le gonne longuette -grandi protagoniste della collezione alcune delle quali impreziosite da pizzi, balze, cristalli e ricami- abbinate alle classiche giacche in tweed, che rappresentano l’emblema della maison Chanel, e i lunghi abiti con il colletto che lasciano scoperte solo le caviglie. Sì, perché per questa collezione, molto ricca di elementi diversi, Lagerfeld si è concentrato sulla sobrietà: gonne e abiti fasciano la silhouette delle modelle cadendo al di sotto del ginocchio, lasciando così scoperte solo le caviglie.
Non mancano le forme morbide come le bluse, le maniche a palloncino e le gonne ampie.

Per la sera, invece, il bianco e l’avorio sono i colori predominanti. Gli abiti in seta, che con la loro silhouette semplice e linee fluide ricordano gli anni ’10, sono stati impreziositi da decorazioni luccicanti e frange, reti, ricami e origami di chiffon. Quasi tutte le modelle hanno sfilato con una minibag portata sulla vita e delle zeppe in sughero. Nella collezione è evidente un tripudio del lusso, ma anche un chiaro occhio di riguardo verso le mode passate che sono state raccolte, lavorate e rinnovate per rendere questa haute couture indimenticabile.


[credits photo: Vogue.fr]

Marta Bandini

Sono nata a Roma nel 1987 e da sempre ho una passione per la creatività, espressa liberamente nell'arte e nella moda. Dopo essermi diplomata ad un Istituto d'Arte, con specializzazione in Grafica Pubblicitaria, ho proseguito gli studi universitari intraprendendo il percorso di Storia dell'Arte Contemporanea, concluso nel 2010 con la tesi di Laurea sulla disputa sull'originalità o meno delle “Vere False Teste di Modigliani” e con esso l'affronto da parte dei giovani ai più grandi storici dell'arte dei miei tempi. Cosa rende “artista”, “famoso” o “unico” un quadro, un'opera d'arte, una canzone o un abito? Non esiste nessun riconoscimento se i primi a crederci non siamo noi stessi. E su questa riflessione che iniziò nel 2012 il progetto www.blogdimoda.com. Nato per dare voce a giovani artisti emergenti, piccoli brand che cercano di farsi strada nel difficile mondo della moda, negozianti che cercando di far conoscere i propri prodotti nel network del web.

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