La nascita della professione di modista o, come diremo noi oggi, di stilista lo si deve a Rose Bertin, la sarta ufficiale della regina Maria Antonietta. Il legame professionale che ella allacciò con la regina, portò Madame Bertin (1747-1813) a godere di una forte potenza presso la corte di Versailles. Tutte le nobildonne di Francia volevano essere vestite da lei e le sue creazioni influenzarono presto le altre corti europee, quali Vienna, Londra e San Pietroburgo, tanto da farle acquistare il titolo di ministro della moda.

Prima del successo tre le più importanti corti d’Europa, Marie-Jeanne Rose Bertin visse una vita piuttosto umile ad Abbeville dove di professione faceva la crestaia. Trasferitasi a Parigi venne assunta da mademoiselle Pagalle nel suo negozio in Rue Saint-Honoré, il quartiere in cui si concentrava il centro del lusso e dell’eleganza francese, dove iniziò a lavorare come sarta. Nel 1770 aprì a Parigi la sua boutique, Le Grand Mogol, dove confezionava abiti su misura per i suoi clienti.
Secondo alcune fonti, la Bertin venne scoperta dalle principesse di Conti e di Lamballe, che appartenevano alla cerchia privata della regina, che la presentarono a Maria Antonietta.
L’incontro tra Maria Antonietta e Madame Bertin fu decisivo sia per la carriera della marchandes de modes e sia per la grande influenza in fatto di moda che da quel momento la Francia ebbe su tutta l’Europa.

Nel 1774 la Bertin venne nominata la modista ufficiale della regina di Francia, con l’incarico di disegnare i suoi vestiti formali e informali. Ogni mattina, al risveglio, a Maria Antonietta veniva portato un libro con la scelta di tutte le stoffe e i colori degli abiti da indossare durante l’arco della giornata, che non erano pochi in base ai vari cerimoniali di corte a cui la regina -data la sua posizione- doveva partecipare, che veniva poi riportato alla couturière in base alle scelte fatte dalla regina.
Durante i primi anni del suo regno, Maria Antonietta predilesse lo stile rococò, indossando ampi abiti detti à la française, molto in voga durante gli anni del regno di Louis XV, ricchi di ricami, gioielli, nastri e fronzoli. Quotidianamente, invece, la regina optava per abiti leggermente meno ampi, ma non meno fantasiosi nelle forme, detti à la polonaise.

Grazie all’inventiva della Bertin, Maria Antonietta lanciò la moda dei capelli dalla struttura piramidale, realizzati per lei da Monsieur Leonard Autié, il parrucchiere favorito della regina.
A queste altissime acconciature, Madame Bertin aggiunse i pouf, ovvero dei copricapi da indossare in cima alle alte sculture di capelli. I pouf venivano “addobbati” con gli oggetti più disparati: gioielli, perle, piume, fiori, uccelli, frutta secca, velieri e ornamenti di ogni genere.
La Bertin, con la collaborazione del Fisionomista, realizzò dei pouf aux sentiments, però molte donne alla corte di Versailles sembrarono preferire i pouf meccanici di un certo Beaulard, che erano in grado di far sbocciare una rosa premendo solo una molla nascosta nella crocchia. Il pouf più estroso indossato da Maria Antonietta, realizzato dalla couturière, fu “il cappellino alla Minerva”, che contava ben 10 altissime piume che non le consentivano di entrare dentro la carrozza.
Oltre agli abiti, Rose Bertin doveva pensare all’intero guardaroba di Maria Antonietta che comprendeva anche accappatoi, corsetti, sottovesti, cinture, calze e guanti.

L'atelier di una modista
L’atelier di una modista

Dopo la nascita dell’erede al trono, nel 1781, Maria Antonietta abbandonò gli abiti pomposi e le acconciature piramidali e chiese al suo ministro della moda di realizzare per lei qualcosa di più comodo e meno estroso. Rose Bertin pensò allora alla chemise à la reine, dei semplici abiti in mussola bianca dal taglio neoclassico, mentre per le occasioni più formali realizzò abiti dallo stile à l’anglaise.
In un primo momento fece scandalo sapere che la regina di Francia vestiva come una contadinella, ma in breve tempo tutte le nobildonne di Parigi chiesero alla Bertin di realizzare per loro la famosa chemise à la reine.

Maria Antonietta indossa la chemise a la reine 1783
Maria Antonietta indossa la chemise a la reine 1783

Dopo 15 anni passati al servizio della famiglia reale francese, con lo scoppio della rivoluzione madame Bertin fu costretta a cercare rifugio a Londra dove continuò a lavorare per i suoi vecchi clienti. Morì nel 1813 lasciando l’attività ai suoi nipoti e un grande contributo nel mondo della moda.

Viviana Guglielmino