Li abbiamo visti sul grande schermo e ce ne siamo innamorati per la loro bellezza, per i colori e per la perfetta realizzazione sartoriale, tanto da farci sentire pienamente all’interno del periodo storico trattato. Parliamo dei grandi costumi del cinema italiano e internazionale.

Per omaggiare questi splendidi capolavori di alta sartoria, è stata allestita una mostra a Roma dal nome “I vestiti dei sogni” che si terrà dal 17 gennaio al 22 marzo presso il palazzo Braschi. I protagonisti dell’evento saranno anche i costumisti premi Oscar Piero Tosi, Danilo Donati, Milena Canonero e Gabriella Pascucci.
Una mostra che reca orgoglio al made in Italy e alla grande abilità sartoriale italiana che affascina tutt’oggi il cinema internazionale. Nella realizzazione degli abiti d’epoca, infatti, registi dal calibro di Sofia Coppola (Marie Antoinette), Luchino Visconti (Il Gattopardo), Joe Wright (Anna Karenina) e molti altri, hanno fatto riferiremo all’atelier Tirelli di Roma, che in quasi 50 anni di vita ha ricevuto ben 14 premi Oscar.

Tra i tanti costumi che verranno esposti ricordiamo quelli dei seguenti film: il già citato Marie Antoinette di Sofia Coppola, La grande bellezza di Paolo Sorrentino, Habemus papam di Nanni Moretti, Edipo re di Pasolini, Il giovane favoloso di Mario Martone, L’età dell’innocenza di Scorsese, Casanova di Fellini, Matrimonio all’italiana di Vittorio de Sica, Les Miserables di Tom Hopper molti altri ancora.

Particolare anche l’allestimento e la scelta dei manichini che indosseranno gli abiti che, più che oggetti inanimati, sembrano riprodurre le sembianze degli attori. Così, aggirandoci per la mostra, ci sembrerà di vedere dal vivo Kirsten Dunst nei panni della celebre regina Maria Antonietta o Toni Servillo nei panni del dandy Jep Gambardella in “La grande bellezza”.

Riguardo alla mostra, Gianluca Farinelli– direttore della Cineteca di Bologna– ha detto: “‘I vestiti dei sogni’ è divisa in due parti: percorso principale e collezione permanente. Quest’ultima è la parte più libera, in cui abbiamo scelto di collocare i costumi in un dialogo ispirato ai dipinti esposti nella collezione di Palazzo Braschi. Il percorso principale porta avanti il racconto di un secolo di scuola italiana. Si snoda nelle prime dieci sale, ha un suo coronamento nel salone dedicato alla sartoria Tirelli, a cui abbiamo dato carta bianca, per festeggiarne il cinquentenario, nella scelta degli abiti e dei film da rappresentare. I nomi sono i grandi, gli imprescindibili: Caramba, Vittorio Nino Novarese, Gino Carlo Sensani, Piero Gherardi, Piero Tosi, Danilo Donati, Gabriella Pescucci, Maurizio Millenotti, Milena Canonero, Pier Luigi Pizzi, Gitt Margini”.