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11 errori da non commettere durante uno stage (FOTO)

L’abito non fa il monaco? Sbagliatissimo, soprattutto se si tratta di uno stage lavorativo. Oggigiorno le aziende offrono la possibilità di fare stage per inglobare nel loro team nuove leve e soprattutto per formarle; sono opportunità che non vanno sprecate e di certo non sarà la superficialità a farlo. Blog di moda ha individuato gli errori più comuni:

La cinghia sporgente del reggiseno

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Uno degli errori più comuni, soprattutto in estate, è la cinghia del reggiseno che fuoriesce dalle canotte. Prima di uscire occorre guardarsi bene allo specchio e se il reggiseno dovesse fuoriuscire o si dovesse intravedere, è buona idea cambiare maglia, non tanto per se stesse, ma per ciò che potrebbe pensare il proprio datore di lavoro.

Le trasparenze

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Indossare camicette, magliette o maglioncini con qualche trasparenza non è proprio adeguato in ufficio, l’importante non è attirare l’attenzione del personale sulla silhouette, ma sulle proprie capacità lavorative. In più si consiglia di optare per le camicette lisce e non molto increspate in modo da creare un effetto ordinato e serio.

Usare il bagno come camerino

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Altro errore comune è quello di usare il bagno dell’ufficio come un camerino, molte donne dopo aver finito il proprio lavoro corrono li a cambiarsi per la serata; attenzione non è cosa buona e giusta. Quando si esce da lavoro bisognerebbe avere la stessa tenuta e non sfoggiare il completino paiettato di circostanza. Dov’è la serietà? Si consiglia di scegliere l’outfit della serata prima di andare a lavoro e magari anzichè fissare la cena per le 21:00 in punto, la si fissa per le 21:30 in modo da potersi organizzare al meglio.

Avere i capelli unti e non a causa della pioggia

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Come può il direttore d’ufficio fidarsi e assegnare mansioni importanti a dipendenti che sono troppo impegnate a svegliarsi tardi, piuttosto che a lavarsi i capelli prima di andare a lavoro?
Non esistono giustificazioni del tipo: la nuvola di fantozzi mi ha colpita, non è suonata la sveglia, dolori addominali, cefalee; è consigliabile svegliarsi un po’ prima o meglio lavarli la sera prima in modo da potersi sistemare e andare a lavoro in maniera dignitosa o saperli cammuffare bene magari con uno chignon o coda.

Le minigonne

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Mai indossare minigonne a lavoro, magari longuette, gonne al ginocchio; bisogna tener conto del fatto che possano cadere dei documenti importanti e non sarà di certo la minigonna ad impedire la raccolta.

Usare scarpe alte e non saperci camminare

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Mai indossare tacchi alti se non si è in grado di portarli, al datore di lavoro non interessa il modello di scarpa, ma la postura, la figura di chi sarà la propria collaboratrice. Per la primavera i grandi marchi hanno optato per il tacco medio, ottimo per le lunghe passeggiate e soprattutto per chi lavora quasi tutto il giorno.

Litigare con i trucchi e trasformarsi in Drag Queen

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In ufficio il trucco deve essere naturale e delicato, sarebbe meglio optare per il semplice fondotinta, passata di lucido o rossetto leggero, mascara e un filo di matita. Si tratta di un posto di lavoro e non di uno spettacolo di drag queen.

Litigare con l’armadio

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Prima di andare a lavoro è bene guardarsi allo specchio per non cadere nell’assurdo, la reazione del personale potrebbe essere plateale e il datore di lavoro potrebbe infuriarsi sul serio. Un outfit semplice ma dal tocco glamour non fa mai male, i capi stravaganti o troppo studiati sarebbe meglio conservarli per il week end. Il consiglio è scegliere l’outfit la sera prima in modo da non sceglierlo correndo e magari con il cornetto tra i denti.

Confondere una giornata lavorativa con una serata in discoteca

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No alle bretelline, no al filo di pancia e cosce scoperte. Si invece alle magliette a manica corta, alle camicette e ai jilet coprenti sulle canotte.

Essere altezzose

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Come ben si sa, qualunque stagista è l’ultimo anello della catena e, come tale, deve fare la sua gavetta. Mai essere altezzose, ne tanto meno rifiutarsi di fare le commissioni o svolgere le mansioni più stancanti, in quanto per essere assunti non serve solo avere un bel sorriso, ma anche tanto sacrificio e dedizione. Consiglio: indossare indumenti comodi e abolire il tacco 12, potrebbe causare gravi danni ai piedi.

Vestirsi da teenager

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Niente stampe eccentriche, nessun gioiello a forma di cuore o stella ne tanto meno calze strappate o altro.
Consiglio: indossare abiti professionali e femminili da vera donna in carriera che sa il fatto suo.

Vestirsi in modo appropriato è una propria responsabilità, una grande responsabilità che, alle volte, può costare la perdita di grandi occasioni.

Marta Bandini

Sono nata a Roma nel 1987 e da sempre ho una passione per la creatività, espressa liberamente nell'arte e nella moda. Dopo essermi diplomata ad un Istituto d'Arte, con specializzazione in Grafica Pubblicitaria, ho proseguito gli studi universitari intraprendendo il percorso di Storia dell'Arte Contemporanea, concluso nel 2010 con la tesi di Laurea sulla disputa sull'originalità o meno delle “Vere False Teste di Modigliani” e con esso l'affronto da parte dei giovani ai più grandi storici dell'arte dei miei tempi. Cosa rende “artista”, “famoso” o “unico” un quadro, un'opera d'arte, una canzone o un abito? Non esiste nessun riconoscimento se i primi a crederci non siamo noi stessi. E su questa riflessione che iniziò nel 2012 il progetto www.blogdimoda.com. Nato per dare voce a giovani artisti emergenti, piccoli brand che cercano di farsi strada nel difficile mondo della moda, negozianti che cercando di far conoscere i propri prodotti nel network del web.

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