Louis Vuitton inizia una nuova avventura e riscoprendo le proprie tradizioni lancia il suo profumo.La maison nel 1854 realizzava i suoi primi bauli cucendo all’interno degli appositi scomparti per trasportare i flaconi delle fragranze. Dovettero passare però alcuni anni perché Louis Vuitton firmasse la sua prima essenza e solo nel 1927, battezzò Heures d’Absence. Il successo fu immediato, tanto che l’anno seguente ne fu creata una seconda Je, Tu, Il: Réminiscences e infine nel 1946 si ideò la terza ed ultima fragranza Eau de Voyage.

Di lì a poco la produzione fu interrotta ed oggi rimangono solo le boccette di vetro, vuote perché l’essenza è evaporata. Come vecchi cimeli attestano la loro creazione nel passato, ma per noi è impossibile sentire quell’odore che ormai è scomparso col tempo. Così la casa di moda Louis Vuitton ha deciso di riprodurre quell’inebriante mondo delle fragranze che fu un importante tratto distintivo. Del passato non rimane più nulla quindi è stato creato un prodotto nuovo, che pur essendo innovativo possa avere lo stesso successo e lo coltivi per un lungo periodo.

Questo progetto doveva richiedere l’impiego di una grande personalità e il compito è stato affidato a Jacques Cavallier, l’artista prodigio dei profumi. A soli 18 anni compose la sua prima fragranza e da allora è stato il creatore di alcuni degli odori più conosciuti al mondo, come Giorgio Armani Acqua di Gio pour homme, ideato nel 1996 o Christian Dior Midnight Poison nel più recente 2007.
Dal 2012 Cavallier è impegnato a tracciare l’identità olfattiva di Louis Vuitton di cui è l’ufficiale Maître Parfumeur. Dopo quattro anni di sperimentazioni, tra viaggi esotici alla scoperta di materiali naturali e tecnologie all’avanguardia, ha dato vita alla propria visione con una collezione di palette.
Jacques Cavallier ha condotto diverse ricerche ed infine è stato colpito dalla profumazione molto delicata del cuoio beige chiaro, che viene utilizzato per ricoprire i manici delle borse di Louis Vuitton. Affascinato dalla fragranza, che ha un’essenza più floreale che muschiata, ha chiesto agli artigiani dell’atelier di procedere alla lavorazione di un estratto. Questo materiale immerso nell’alcol diventa a base resinoide e crea una sostanza scura che si schiarisce fino ad ottenere un colorito limpido, è stato ottenuto così un profumo che non è aggressivo come il ginepro o affumicato come la betulla, ma ha un tocco sensuale che si sposa al meglio con la pelle.

Il sogno di Cavallier è venuto alla luce proprio nella terra in cui è nato, a Grasse, in Costa Azzurra, presso Les Fontaines Parfumées, una proprietà acquisita da Louis Vuitton nel 2013 che è diventata il centro olfattorio creativo del gruppo LVMH. Il laboratario è destinato a diventare il luogo d’origine di grandi idee, infatti, ospiterà anche l’atelier di François Demachy, Maître Parfumeur for Parfums di Christian Dior.
Louis Vuitton racconta la sua storia attraverso un percorso di odori, la collezione Les Parfumes si rifà agli antichi flaconi da viaggio, ma con un essenza unica frutto della moderna ricerca che rispolvera i vecchi cavalli di battaglia della maison. Il set di profumi firmato LV sarà disponibile nei negozi da settembre 2016.