Volumi perfetti, decorazioni a cascate e sete fluttuanti. Queste sono tre caratteristiche che risaltano subito agli occhi di chi ha avuto la fortuna di osservare la collezione presentata in occasione di AltaRoma al Palazzo delle Esposizioni in Via Nazionale da Rani Zakhem. Un inno ai mitici costumisti dl cinema americano d’epoca, come Gilbert Adrian, Jean Louis e Orry Kelly, nonché un’interpretazione contemporanea dell’allure della moda della prima metà del ‘900. Attraverso questi abiti lo stilista libanese è stato in grado di riproporre i ruggenti anni Venti, il fascino del cabaret, il desiderio di glamour e di bellezza nonostante l’atmosfera buia dovuta alle guerre mondiali.

Ma non c’è spazio per il grigiore su questa passerella immersa nelle nuances del sole e della luna che si alternano in un ciclo continuo, passando dall’oro, all’arancio e allo champagne, dunque al rosso, al bianco e quindi al nero, su cui emergono però milioni di diamanti come a riprodurre un cielo stellato. Le stoffe splendono sotto i riflettori grazie a cascate di cristalli che decorano le guaine di pizzo, che accompagnano le curve del corpo quasi accarezzandolo.

Si passa dalle forme longilinee a volumi più ampi, sempre nel segno della luminosità che viene riflessa con qualsiasi movimento delle stoffe che ondeggiano nell’aria. È tutto un tributo alla bellezza femminile, alla sensualità data dalle onde di chiffon trasparente, combinati alle scollature e agli spacchi nelle silhouette, ma più di tutto a Marlene Dietrich: la sfilata si è aperta infatti con un abito che rappresenta un vero e proprio omaggio all’attrice.