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Hyperflex di Replay: la rivoluzione del denim (FOTO)

La Replay ha lanciato ormai già da qualche mese la sua nuova collezione di jeans Hyperflex messa sotto ai riflettori nello spot pubblicitario con Alessandra Ambrosio.
Ma cos’è che contraddistingue l’Hyperflex da un altro paio di normalissimi jeans? Lo slogan “stretch your limits” lascia già intuire qualcosa.

Estremamente elastico, materiali di prima qualità e comodità ineguagliabile: questi sono i tre ingredienti base della ricetta Hyperflex, un jeans non solo comodo, ma anche bello.
Talmente stretchy che sembra di avere addosso una seconda pelle, talmente morbidi che sembrano fatti di seta, talmente strutturati che non si rovinano di una virgola neanche dopo cento volte che sono stati indossati. Fantascienza? No, è il genio del Made in Italy, l’attenzione al dettaglio e l’avanguardia pura di un brand che sta (ri)cavalcando l’onda del successo.

Cotone all’esterno che dona al prodotto quel look denim inconfondibile, poliestere nel centro e, infine, lycra all’interno che, protetta dalle altre due fibre tessili, preserva la capacità stretch del jeans dai lavaggi domestici e non.

Tecnico, sì, ma anche bello: ecco quindi che la Replay segue la moda e le richieste del mercato. Diverse vestibilità sia per lui che per lei, mantenendo però sempre l’Hyperflex Factor.
Per la donna, si va da uno skinny effetto bottom push-up, a un altro skinny con dettagli in pieno mood biker, passando per un modello straight. Per lui invece, la scelta è fra uno skinny a vita bassa o un modello slimfit con la gamba leggermente affusolata.
Tutti i modelli sono proposti in tre differenti lavaggi: uno più scuro, uno medio con sfumature gialle e uno più chiaro leggermente più luminoso.

Una vera e propria rivoluzione del jeans quella intrapresa da Replay: un brand che sta investendo tutto nell’amore per il Made in Italy, garantendo qualità e artigianalità.

Marta Bandini

Sono nata a Roma nel 1987 e da sempre ho una passione per la creatività, espressa liberamente nell'arte e nella moda. Dopo essermi diplomata ad un Istituto d'Arte, con specializzazione in Grafica Pubblicitaria, ho proseguito gli studi universitari intraprendendo il percorso di Storia dell'Arte Contemporanea, concluso nel 2010 con la tesi di Laurea sulla disputa sull'originalità o meno delle “Vere False Teste di Modigliani” e con esso l'affronto da parte dei giovani ai più grandi storici dell'arte dei miei tempi. Cosa rende “artista”, “famoso” o “unico” un quadro, un'opera d'arte, una canzone o un abito? Non esiste nessun riconoscimento se i primi a crederci non siamo noi stessi. E su questa riflessione che iniziò nel 2012 il progetto www.blogdimoda.com. Nato per dare voce a giovani artisti emergenti, piccoli brand che cercano di farsi strada nel difficile mondo della moda, negozianti che cercando di far conoscere i propri prodotti nel network del web.

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