Non quelle di William e Kate, ma queste tra cibo e alta moda, sono le nozze perfette.
Moschino con la collezione primavera/estate 2014 aveva già deliziato ispirandosi al fast food più amato al mondo.
Ora alla Funkshion Fashion Week di Miami sfilano vestiti cuciti con cannucce, bicchieri, borse, porta panini di carta di McDonald’s.

L’ultima idea di The Rotten Salad? Niente affatto.
Venti stilisti dell’Internetional University of Art di Miami hanno voluto esprimere il loro particolare concetto di stile partendo dagli elementi base di quello che è considerato il fast food per eccellenza. Le modelle hanno sfilato con gonne ricamate di tazzine da caffè, magliette fatte di tovaglioli e abiti da sera accompagnati da ventagli creati dalle buste dei panini.
A chiudere lo show è sceso in passerella l’immancabile abito da sposa, ricavato con 900 scatole di carta bianche, con tanto di bouquet realizzato con 60 fascette gialle.

Per la realizzazione della collezione sono state utilizzate 6370 scatole di cartone porta hamburger e patatine, 1100 cannucce, 600 borse take away, 500 bustine di ketchup, 200 bicchieri per le bibite e 100 McFlurry cups. Tutto messo a disposizione gratuitamente da McDonald’s.

La Funkshion Fashion Week festeggia quest’anno la sua tredicesima edizione. La Settimana della Moda di Miami Beach è una delle più innovative del mondo della moda. Durante questo evento, della durata di quattro giorni, viene assegnato infatti l’Emerging Designers Award allo stilista che si è dimostrato maggiormente creativo e proiettato verso il futuro a cui viene inoltre data la possibilità di presentare le sue creazioni alla Milano FW.

L’originalità sicuramente non manca nella collezione realizzata da questi aspiranti designers, tanto che ora è diventata oggetto di una mostra alla Miami University. Nessun capo quindi è in vendita, ci si può solo limitare a rubare qualche scatto.
Dunque, la prossima volta che si mangeranno le patatine fritte di McDonald’s non si butti via l’involucro, l’alta moda parte da qui: dalla capacità di reinventare partendo dalle cose più semplici.